Le fisime di lara 2 - Racconti Erotici

Le fisime di lara 2

... quello, verginità vere offerte al ragazzo che amavo, anche se non mi rendevo conto che quello era l’amore; la fiducia infinita in lui e nel suo lavoro; il desiderio di stargli accanto; non mi dire che qualche week end di scopate cieche valgono tutto questo!”

“Amica mia, non sono io a dover pesare; se lui ti avesse tradito con me, cinque anni fa; se ti avesse ignorato e avesse scopato con tutte le ragazze del capannone; bada che parlo di cose che sarebbero successe, in questa tua logica; se Mario ti avesse combinato tutto questo, come avresti reagito? Che cosa faresti? Lo riprenderesti con te?”

“Non lo so; lui non si è mai messo in questa situazione; credi che vorrebbe capire se cercassi di spiegargli che mi sono comportata come quel bambino che non voleva crescere, Peter Pan mi pare; se gli chiedessi di offrirmi un’altra occasione per cercare di pagare e di crescere, per riavere poi almeno in parte la sua fiducia, credi che rifiuterebbe?”

“Sei ancora la bambina che nasconde la testa e si trova violentata perché si vede bene il corpo, anche se la testa è sotto la sabbia; tu dovresti essere la persona che conosce meglio l’uomo con cui vive da quasi dieci anni; e vieni a chiedere a me, che lo conosco come chiunque altro, le sue possibili reazioni di fronte ad interrogativi così gravi; cerca nella memoria i comportamenti; esamina il suo modo di rapportarsi; io che amo Mario, ma sul serio, giurerei che sa essere comprensivo e disponibile.

Ma non posso ignorare che ...

... dovrebbe dare fiducia e un’altra occasione a una ’oca giuliva' che corre dietro le bandiere e non sa se sono amiche o nemiche; se tu fossi nei suoi panni, daresti fiducia a una Lara che, appena sente un discorso strano, si arma e inizia una crociata? Quanti discorsi strani ti potrebbero ancora indurre in errore? Quanto ti è piaciuta la libertà sessuale? Sei certa di provare amore o è solo paura di restare senza aiuti? Troppe domande e io non ho le risposte; se mi chiedesse consiglio, a Mario direi di non darti spazio ma di lasciarti al tuo destino; scusami, ma la libertà è anche verità; io non mi fido di te, adesso.”

“Effettivamente, dici solo cose vere; ma io ho bisogno di lui; non di uno qualsiasi o di un pappone; ho bisogno di Mario, dell’uomo che amavo e negavo, di cui avevo bisogno e che invece umiliavo; ho bisogno del suo amore, della sua amicizia, della sua vicinanza; sono pronta a farmi tappetino, a lasciagli tutte le libertà che volesse; accetto qualsiasi condizione, qualunque prova; ma non posso perderlo.”

“Tesoro, io ti capisco; ma devi parlarne a lui, se vuole ascoltarti; ma non credo che ti darà tempo e modo di parlare; cerca di organizzarti la vita, per il momento; se sopravvivi, potrai cercare il modo di avvicinarlo e di parlargli, se ne avrai ancora voglia … “

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Non mi riuscì di parlargli per qualche mese; lui lavorava ai piani alti, io nel capannone; lui pranzava e cenava in trattoria, io in mensa; lui trascorreva i fine settimana con l’amante, ...