01. mio fratello lorenzo - l'istante perfetto
Data: 31/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: acheronte2, Fonte: Annunci69
... gesto, come preludio al suo desiderio di lasciarsi andare totalmente alle mie attenzioni, ponendo con fiducia alla mia mercé la parte del corpo più sensibile ed erogena che ogni uomo abbia.
Così come me l’aveva poggiato, gli presi di nuovo il cazzo, cercando di cingerlo completamente, constatandone la durezza. Il borotalco aveva reso effettivamente scorrevole il nostro contatto, cosicché mi fu facile carezzarlo con dolcezza. Si morse le labbra non appena il monte di venere della mia mano arrivò a strofinargli delicatamente il vergine filetto ormai tesissimo. Prima avanti e poi indietro.
Ebbe un sussulto e mi bloccai, senza lasciarlo: «Ti ho fatto male?» gli chiesi.
«No. E’ che nessuno me l'aveva mai toccato prima… è bellissimo. Continua un altro pochino e poi basta però, altrimenti…»
«Altrimenti?»
«Altrimenti poi dovrai continuare fino alla fine»
«Fino a quando esce il liquido bianco?»
«Non lo so. Può darsi che ci riusciamo, se continui». Il gioco di squadra era il mio forte.
«Non mi stanco, tranquillo. Sono curioso di vedere il liquido bianco».
Non disse nulla. Deglutì solamente prima di appoggiare la testa sul muro, chiudendo gli occhi. Continuai ad accarezzarlo e ricordo ancora, come se fosse ora, quell’odore così intimo che iniziò ad emanare il suo interno cosce.
«Com'erano le tette di Maristella? Sode o mollicce?»
Immaginando di doverlo assecondare: «Come l'impasto della pizza che fa la nonna Maria»
«Davvero? Mmmmh... penso che ci ...
... riusciamo sai?».
Riaprendo gli occhi: «Fai il bravo fratellino: impugnalo così, ecco… ora muovi così, su e giù… vedi? Così… tiralo di più, non mi fai male, fino a chiuderlo tutto…. Bravo… ora portalo giù di nuovo… questa è la capocchia, scoprila tutta fino a giù. Bravissimo. Se riesci a fare questo movimento un po’ più velocemente, su e giù, può darsi che riesca a schizzare». La voce gli tremava.
«Come facevi tu? Così?» andando più veloce che potetti.
«Cazzo… si… bravo!» ebbe un sussulto di sorpresa. Non aveva mai pronunciato parolacce davanti a me. Incredulo, guardando l'andirivieni della mia mano, ammise: «E’ bellissimo Gianlu… te lo assicuro!»
Fui felice quando iniziò a emettere piccoli gemiti. Si mise una mano sotto i testicoli, che roteava per accarezzarsi il perineo e notai che questo gli dava parecchia soddisfazione. Senza pensarci, con l’altra mano libera, tolsi la sua e presi ad imitarlo.
«Bravo, cazzo! Quant’è bello! Non ci posso credere…» facendo segno di no con la testa e sbarrando gli occhi fino a corrugare la fronte.
«Resterà il nostro segreto ok?» con la voce spezzata mentre mi guardava negli occhi.
«Si, solo nostro» lo rassicurai. Allora contrasse le cosce, mettendo i piedi a punta, a mo’ di ballerina.
M’implorò: «Non ti fermare!» tremante di piacere.
Il suo volto si fece “L’urlo” di Munch. La forma di quell'urlo muto alternava dalla “O” allo “0” ininterrottamente e in modo schizofrenico.
Lo assecondai mettendoci tutto l’impegno ...