01. mio fratello lorenzo - l'istante perfetto
Data: 31/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: acheronte2, Fonte: Annunci69
Amo condividere con gli amici gli aneddoti più intriganti della mia vita ma certe cose non si possono raccontare nei dettagli più scabrosi, per cui provo a farlo qui.
Trascorsi la mia infanzia in una famiglia colta e benestante di un paesino della Sicilia e già dalla primissima adolescenza ebbi gli ormoni in costante subbuglio, arrivando anche ad intrattenere segretamente rapporti incestuosi con i membri più giovani della mia grande famiglia – cosa per cui non nutro alcuna remora o senso di colpa: ci divertimmo un mondo!
“Membri”, in effetti, è il termine più azzeccato in quanto ebbi da sempre preferenza per il cazzo. La mia omosessualità, seppur inconscia, dominò concretamente le mie fantasie erotiche – anche se da adulto scopai con qualche donna a periodi alterni – ma, come molti di noi, non m’interessava chiamarla col proprio nome e soprattutto accostarla alla mia persona. Del resto, per un ragazzo italiano meridionale era difficile, nel ventennio 1985/2005, fare coming out con naturalezza e senza contraccolpi di varia natura.
Sono passati molti anni da quelle deliziose avventure incestuose, ma posso confermare che certi ricordi diventano davvero la matrice inconscia che indirizzano le azioni di tutta una vita. Non mi riferisco all’omosessualità – gli specialisti sanno bene che l’omosessualità non è la conseguenza di un trauma – piuttosto a certi gusti o consuetudini che ci contraddistinguono nella pratica amatoria bene o male quasi per sempre e per i quali, ...
... volente o nolente, verremo ricordati dai nostri amanti - a qualsiasi sesso biologico essi appartengano.
Comincerò da mio fratellastro Lorenzo, il frutto del grande amore nato tra due bellissimi giovani siciliani: mia madre e l’unico mio zio paterno. Mamma divenne vedova quando Lorenzo - suo primogenito - aveva solo sei anni e così quell’incallito scapolone di mio padre, che da sempre posava gli occhi sulla bella cognata, si prese cura di quella famiglia spezzata, con dedizione e senso di responsabilità. Molto legato anche al nipote, si dedicò soprattutto al sostegno ed all’educazione di un bambino “particolare” che giorno dopo giorno si chiudeva sempre più in sé stesso. Dopo tre anni mamma cedette alle proposte di nozze del cognato e così nacqui io, Gianluca, a dieci anni di distanza da Lorenzo: mio fratello, mio cugino, mio primo cazzo in assoluto.
Questa differenza anagrafica fece sì che si sviluppasse in lui una sorta di senso di protezione nei confronti di un fratellino che cresceva all’ombra incombente di enormi aspettative paterne. La comprensibile maturità emotiva di Lorenzo - dovuta alla precoce perdita del padre - lo portò, infatti, a canalizzare verso di me tutte quelle attenzioni che avrebbe voluto ricevere alla mia età e che, per cause di forza maggiore, non ricevette mai dalla persona che avrebbe dovuto riservagliele. Quelle stesse attenzioni che a mia volta attendevo da mio padre - senza riceverle quasi mai - furono invece riservate a Lorenzo da parte di colui ...