01. mio fratello lorenzo - l'istante perfetto
Data: 31/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: acheronte2, Fonte: Annunci69
... che dei due "Fratelli Fabrini srl" era rimasto quello vivo e vegeto.
Lorenzo fu da sempre il mio ideale di riferimento, vedendolo crescere giorno dopo giorno sempre più bello, nonostante la sua particolarità fisica congenita che lo rendeva unico: era alto, fisico imponente ma asciutto, tipico dei nuotatori, intelligente, sensibile ed altruista ma privo di una gamba – o meglio, aveva un piede attaccato alla coscia, subito sotto il ginocchio, il quale era perciò conformato come una sorta di caviglia. Da vestito portava sempre una protesi che gli permetteva di celare perfettamente questa singolarità. Senza dubbio, in fatto di gambe, madre natura con lui si distrasse non poco, donandogli però un pene fuori dal comune che non smettevo mai di ammirare ogni qual volta se ne presentasse l’occasione. Il suo grosso e pesante cazzo venoso e splendidamente disegnato, sviluppatosi già nell’adolescenza, era lamia ossessione: escogitavo infiniti stratagemmi per rimanere al suo cospetto.
Ricordo quando da bambino facevo i capricci dietro la porta del bagno affinché mi aprisse per permettermi di fargli compagnia, seduto sul bordo della vasca da bagno, mentre si lavava. Col tempo le scuse furono del tipo: “ti passo l’accappatoio”, “reggo io la protesi”, “poggiati su di me”. Innocenti pretesti usati per mangiarmelo con gli occhi tutto nudo - così come la nostra mamma l’aveva partorito - che tutti interpretarono, lui per primo, come precoci slanci d’apprensione nei confronti del ...
... fratello maggiore diversamente abile.
Negli anni diventarono lo spasso della mia adolescenza e, quando imparai a darmi piacere da solo, l’ispirazione per ognuna delle mie pippe quotidiane – mentre gli altri miei compagni s’accontentavano di quel patetico “Postalmarket”.
Ma prima di allora, non posso trascurare un antefatto accaduto non prima di aver compiuto i 7 anni d'età – lui 17 – ovvero quando ebbi un primissimo contatto ravvicinato col mio oggetto del desiderio. Era nudo in vasca mentre chiacchieravamo ed è questo particolare che mi dà la certezza di non aver avuto meno di 7 anni in quanto, prima di allora, alloggiavamo in un appartamento con bagni attrezzati di sola doccia.
In quei frangenti mi chiedeva sempre come mi stessero andando le cose a scuola piuttosto che alle lezioni di nuoto. Tante domande alle quali rispondevo volentieri senza lesinare in particolari, al fine di godermelo per il maggior tempo possibile. Sedevo sul bordo della vasca con l’accappatoio da porgergli sulle gambe, come nell’attesa di una visione estatica durante la quale si compiva l’emersione di un tritone dalle acque schiumose o di ciò che a me forse sembrava più un enorme e viscido uomo-pesce. Mentre il mistero si svelava, assistevo catatonico alla lenta apparizione di quel lungo pezzo di carne bianca. L’acqua ci metteva un po’ a defluire dai folti riccioli pubici, lasciando un lungo rigagnolo rumoroso che io, bambino, vedevo come lo zampillo di un’antropomorfa fontana barocca. Non ricordo ...