Poteri 3
Data: 19/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... soglia del mini, fu solo esplosione di adrenalina, di passione, di voglia di divorarci, di amore in definitiva; le sue mani, che carezzavano il mio corpo spogliandomi ordinatamente dei vestiti, mi riportarono a tutti i momenti più belli di scoperta del sesso e delle possibili varianti; come tanti anni prima, percorrevo il viso e il petto con le dita che cercavano di ‘sentire’ il corpo; successivamente, lo feci con le labbra.
Lo baciavo dappertutto per sentire il suo sapore, l’odore, per impossessarmene e farlo mio; capii che le stesse emozioni colpivano lui quando disegnò con la bocca tutto il mio viso, dalla radice dei capelli al mento, quasi per imprimerselo nel cuore, nella memoria e nella pelle; le lingue che si scontravano, si intrecciavano e percorrevano tutta la cavità orale realizzavano una perfetta mappa del desiderio e ci eccitavano da morire.
Fui io a chiedergli di lasciarsi succhiare per prendermi il sapore del suo amore; mi copulò in bocca con una delicatezza da piumino, come solo mio marito, anni prima, aveva saputo fare con il mio massimo godimento; esplosi sulle dita che mi titillavano la vagina infiniti orgasmi dolci, delicati, pacati, prima, e poi sempre più violenti fino a squirtare; quando decise che toccava a lui divorarmi il sesso con la bocca avida e dolcissima, mi sentii portare letteralmente in paradiso.
La penetrazione fu un climax di emozioni che nemmeno da vergine avevo provato; lo sentii entrarmi nell’utero e impossessarsi della mia ...
... essenza intima; ma ero io a imprigionare in vagina il suo sesso aggressivo e desiderato; non riuscivo più a distinguere tra il mio asservimento al suo fallo e l’imprigionamento dello stesso nella mia vulva; fu una notte meravigliosa e indimenticabile; copulammo infinite volte fino all’alba; rimandammo ad altra ‘luna di miele’ il coito anale.
Non fu che il primo dei nostri incontri, purtroppo diradati per la sua attività che lo portava da me una volta al mese circa e per meno di una settimana; la proposta di andare a vivere con lui in Liguria venne quasi naturale e conseguente; ne parlai a Miriam da cui mi sarei allontanata; mi suggerì che anche lei presto si sarebbe costruita una realtà altrove; tanto valeva che percorressi la mia strada, limitandoci a volerci bene e a incontrarci ogni volta che fosse possibile, da una parte o dall’altra.
Andarmene a stare con un amore giovane e appassionato in un paesino di mare mi risvegliò memorie sopite della prima infanzia e fui felice; Davide mi circondò di un affetto che mi fece rinascere alla vita; la sua passione per le il mare e le lunghe corse a veleggiare sulla sua barca lungo rotte semplici e radenti la costa diventarono il fulcro della nostra ‘avventura di vita’; la memoria di una crociera che mi aveva segnato svanì nella dolcezza di abbracciarlo e amarlo nel vento che ci portava.
Quando alzammo la vela, quella mattina di primavera, eravamo l’immagine della felicità, dell’amore, della passione; Davide aveva dichiarato ai ...