1. Poteri 3


    Data: 19/03/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Di colpo, molte cose si facevano chiare; mio marito che aveva sempre respinto ogni ipotesi di farsi coinvolgere dallo zio, quando aveva registrato che mi aveva perduto, aveva deciso di rafforzare la sua posizione, per impedire che eseguissero la condanna comminata; Miriam lo aveva ‘costretto’ a intercedere per me; per non fare eseguire la condanna, lui era diventato un malavitoso, giocandosi una vita di onestà e di resistenza alle pressioni.
    
    Questo spiegava il successo, la presenza nei circoli ‘buoni’, il potere che gli consentiva feste regali per nostra, anzi per ‘sua’, figlia e il controllo minuzioso che poteva esercitare anche sulla mia vita; Nicola gli era stato messo a fianco dallo zio per aiutarlo, ufficialmente; ma anche per controllarlo e imporgli quel cinismo che mancava alla sua natura; non volevo neanche tentare di capire che cosa avesse commesso in quegli anni; ma ero certa che i miei amanti, anche occasionali, non l’avevano passata liscia.
    
    Serse forse avrebbe anche ignorato i miei capricci; ma lo zio e la sua mano armata non perdonavano e non mi sarei meravigliata di sapere che avevano tutti pagato caro; solo, speravo che l’umanità di mio marito avesse arginato la sete di vendetta dei due malavitosi e che le pene fossero state ridotte al minimo; anche quelle sofferenze pesavano però enormemente sulla mia coscienza e sui capricci a cui non avevo neanche cercato di porre un argine.
    
    Non riuscivo ad immaginare come fosse stata e come stesse adesso mia ...
    ... figlia, messa al centro di tanti errori e di tante arroganze, accusata di essere l’amante di suo padre da una madre troia e prostituta; piansi senza ritegno per tutto il volo col massimo disagio del vicino di sedile, per fortuna straniero; rassicurai la hostess che avevo pene mie e finalmente sentii che l’aereo toccava il suolo dell’aeroporto; chiamai Miriam e l’avvertii che ero arrivata; mi aspettava all’uscita.
    
    Il silenzio nell’auto pesava più di un macigno; ma non sapevo proprio da dove cominciare; fu Miriam a romperlo.
    
    “Dove vuoi che ti accompagni?”
    
    “Che vuoi dire? Non andiamo a casa?”
    
    “Senti, Alice, scendi dal paese delle meraviglie; se entri in casa di tuo marito, rischi la galera; riesci ad accettare che non ne vuole sapere di te? Lo capisci che ti ha cacciato e che non ti vuole nella casa che è solo sua? Hai avuto e hai tanti amanti … non negare perché ti faccio vedere la collezione dei video pornografici e ti spaventerai anche tu per quello che sei stata capace di fare con uno, con due, con tre uomini insieme, e perfino con donne, davanti, dietro, sotto, sopra e in ogni luogo come dio … “
    
    “Miriam, ti prego, in ginocchio se vuoi; riesci per un poco a far finta di ignorare il passato? Riesci a parlare con un minimo di serenità di presente e di futuro? Non hai consentito che mi ammazzassero e te ne sono grata, profondamente; ho bisogno di essere aiutata a decidere; ce la fai ad essere figlia, per un attimo, e ad aiutarmi a ricominciare da sottozero, ad uscire ...
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