1. Poteri 3


    Data: 19/03/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... offese; a ruoli diversi, credi che sapresti dimenticare tutto per una promessa di cambiamento?”
    
    “No; se però tuo padre deve mettermi sul lastrico come pare che faccia Nicola con quei poveri imbecilli, è inutile che tu allunghi il supplizio fingendo di volermi aiutare; lascia che me ne vada a morire da qualche parte da sola.”
    
    “Nessuno ti vuole morta; nessuno finge come hai fatto tu per dieci anni; mammina cara, ti riesce di imparare un poco di pazienza mentre stai in ginocchio a piangere per un aiuto?”
    
    Entrò Nicola che, come prevedibile, mi ignorò come fossi meno della poltrona; si rivolse a Miriam per chiederle cosa volesse; in quel momento entrò anche Serse ed io avevo un groppo alla gola; anche lui parlò a nostra figlia, come io non ci fossi; lei gli disse senza mezzi termini che doveva trovare una soluzione per la mia sopravvivenza; Nicola parlò per suggerire, con perfidia, che un posto poteva assicurarmelo, nel bordello di donna Cesira gestito da loro, luogo ideale per le mie frenesie sessuali.
    
    Miriam gli si scagliò contro con veemenza e il padre dovette frenarla e chiederle di precisare le richieste; Miriam gi disse che lui aveva la forza e il potere per assegnarmi un posto di lavoro che mi consentisse di sopravvivere.
    
    “Garantisci tu che la signora dalle mani bucate si stringerà nel ruolo di impiegata e rinuncerà ai lussi che il cornuto impotente le consentiva lavorando come un mulo e facendosi calpestare da una moglie ninfomane?”
    
    “Papà, non devo ...
    ... ricordarti io che Daria è mia madre; avesse anche ammazzato e fosse stata condannata all’ergastolo, la amerei lo stesso; non la salvo e non la giustifico; ti dico solo che, se tu non intendi aiutarla, me ne andrò con lei e lavoreremo insieme, anche a lavare scale e pavimenti; ma non posso accettare che tu distrugga le uniche speranze che mia madre ha di pentirsi almeno degli errori commessi.”
    
    “Sai bene che ora la mia vita ha preso una piega diversa, che non sei solo tu ad occupare il mio cuore; c’è tuo fratello e c’è la mia compagna; vuoi spaccare ancora di più la famiglia? Vuoi ereditare da tua madre il ricatto biologico del mio amore per te a favore della sua sfrenata libidine?”
    
    “No, papà; hai chiesto chi garantisce; io mi impegno a controllarla; se non regge, sarà io stessa a dare l’autorizzazione a punirla come merita; sta male, deve risalire la china e devo aiutarla; è mia madre; tu devi assistere me, non lei; il posto di lavoro non lo chiedo per lei, ma per me … “
    
    Era entrata anche Daniela, bellissima nell’armonia delle sue forme più giovani delle mie, nell’eleganza sobria del vestito, nell’abbronzatura calibrata, insomma una venere in carne ed ossa; al suo fianco un ragazzo di una decina d’anni, figlio suo e di Serse, cosa che non avevo capito quando ci eravamo incontrate a casa nostra; baciò sulle guance mia figlia e voluttuosamente, sulla bocca, mio marito; il ragazzo andò dalla sorellastra a farle vedere l’ultimo regalo di sua madre; lei mi salutò con ...
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