1. Poteri 3


    Data: 19/03/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... dalla fogna in cui mi sono cacciata a farmi riprendere a camminare?
    
    Se lo vuoi, forse sai anche dove trovare le risposte; io posso solo confessare che il verbo amare l’ho coniugato solo con un uomo, tuo padre; il resto va sotto l’etichetta di capriccio, tigna, incapacità di capire che il sesso fuori regola è mortificazione; ho creduto di punire un marito che si dedicava più al lavoro e a nostra figlia che a me, sono stata gelosa di te, capisci a che punto ero stupida?; nella mia stupidità, Serse mi doveva perdonare delle sciocche copule come aveva fatto sempre coi miei capricci.
    
    Puoi anche ridere, se ci riesci, della mia stupidità totale; ne hai il diritto; ma non mi sono resa conto dell’abisso che ho scavato e in cui mi sono buttata fino a stamattina, fino ad una sentenza di tribunale che mi getta in mezzo alla strada; non ho amato nessuno e non ho amanti, tanto meno disposti e in grado di mantenermi; l’unico uomo a cui posso chiedere aiuto, perché solo a lui l’ho sempre chiesto e, per essere onesta, l’ho preteso come mio diritto, è, anzi ormai era, mio marito.
    
    Se credi che possa e voglia ancora aiutarmi, è lui l’unico amante, l’unico riferimento, l’unica ancora; se credi che accetterebbe di perdonare una prostituta che lo implora piangendo, provaci; se credi che voglia pestarmi le mani aggrappate sul ciglio del burrone, accompagnami ad un passaggio a livello; farò quello che già mi hai consigliato.”
    
    Bloccò di scatto la macchina, uscì e si accasciò seduta su un ...
    ... marciapiede con le mani sul viso; stava piangendo e non riuscivo a fare altro che piangere anch’io, ripiegata sul sedile sotto il peso degli errori; tornò al volante; riprese la marcia e si diresse a nuovi complessi edilizi della periferia.
    
    “Dove stiamo andando?”
    
    “All’ufficio di papà.”
    
    “Ma non è in centro?”
    
    “Stava lì in un’altra vita, con un’altra moglie e io con un’altra madre … “
    
    “Forse è meglio se sto zitta … “
    
    Arrivammo all’edificio e notai che le insegne dello studio occupavano tutto il primo piano; Miriam, vedendo la mia espressione, mi chiarì che ora Serse controllava tutta una serie di attività, che aveva una ventina di impiegati e che il suo potere andava ben oltre i limiti che io conoscevo; per riassumere, mi fece presente che, tra le altre imbecillità, avevo commesso anche quella di rinunciare ad un ruolo di estrema importanza e delicatezza; abbassai lo sguardo e stetti zitta; stavo piangendo dentro.
    
    Mi guidò ad una piccola anticamera privata; nella sala a fianco, vidi Nicola che trattava, con alterigia, con personaggi che conoscevo, perché li avevo avuti amanti in sporadiche occasioni; mia figlia chiarì immediatamente il dubbio che mi era sorto.
    
    “Stanno pagando il conto delle corna all’impotente; non lo definivate così?”
    
    “Userai ancora a lungo lo specchio per farmi vedere come ero? Comincerai a cercare di essere diverse, tutte e due?”
    
    “Non sai quanto lo vorrei! Ma neppure ti rendi ancora conto di dieci anni di slealtà, di corna, di ...
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