Tre per una 4
Data: 19/01/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... rendeva sensibile ad alcune pratiche.
Approfittò del fatto che lui metteva a posto delle carte e andava in bagno, per denudarsi; quando il marito rientrò in camera, si fece trovare supina sul bordo del letto, con i piedi ancora appoggiati a terra; lo invitò a leccarla e lo spinse ad abbassarsi in ginocchio ai piedi del letto; gli passò le gambe sulle spalle e gli offrì la vulva da baciare; sapeva quanto lui fosse abile a farla godere con la bocca, gli prese la testa per spingerla contro il ventre.
Rodolfo era sorpreso di questa iniziativa; il sesso, ancora imbrigliato in boxer e pantaloni, era diventato duro come il marmo e gli doleva quasi; Lucia gli passò i piedi dietro al collo e lo imprigionò; a lui non restò che gettarsi golosamente sulla vulva e cominciare l’attività che amava moltissimo; per quanto fosse quasi innervosito a vedersi trattare come uno schiavo alla vagina di lei, non poté fare a meno di inebriarsi degli odori e dei sapori che dalla vulva scaturivano.
Ci mise poco, lei, ad ottenere il primo degli orgasmi che voleva e godè, moltissimo e doppiamente, perché nella sua mente il ricordo di Marcello che la mandava in estasi col cunnilinguo le moltiplicò le sensazioni; squirtò violentemente sul viso di lui, ma non accennò ad allentare la presa dei piedi sulla nuca; infilò una mano tra cosce e viso e si martellò il clitoride mentre lui leccava, succhiava e mordicchiava le labbra, grandi e piccole, mandandola in estasi.
Lucia non si fermò neppure al ...
... secondo orgasmo; dopo che ebbe di nuovo inondato il viso di lui sei suoi umori vaginali, avrebbe voluto partire per un terzo tempo della leccata; ma Rodolfo era ormai esasperato e con uno scatto sfuggì la presa, la spinse al centro del letto e si sfilò in uno colpo di pantaloni e boxer facendo emergere il sesso ormai paonazzo; le si gettò addosso e cercò di penetrarla.
Fu una autentica lotta; lei si dibatteva come un’anguilla e sgusciava da ogni parte; ad un certo momento, si bloccò al centro del letto, seduta a gambe incrociate, e lo minacciò di denunciarlo per violenza domestica se avesse tentato ancora di penetrarla senza il suo consenso; lui si bloccò interdetto, in ginocchio davanti a lei e le chiese inebetito cosa mai le succedesse; lui stava solo cercando legittimamente l’amore con sua moglie.
“Senti, cornuto, tu questo lo chiami amore? Lo puoi raccontare a Flora, a Nicoletta, ad Assunta, a tutte quelle che ti sbatti nei cosiddetti viaggi di lavoro o nel tuo ufficio, alla luce del giorno; questo è solo sesso; se vuoi, te lo do, il sesso; ma non illuderti che io lo subisca da te; se proprio hai bisogno di scaricare la tua malattia, il sesso te lo do; ma sappi che ormai l’amore non ti appartiene più; è un altro, l’uomo che mi ama e che mi sa dare veramente amore.”
Stavolta, non ce la fece a reggere la convinzione che lei stesse scherzando; il sesso si sgonfiò di colpo e si trovò di fronte un’estranea che si proponeva in una versione che non poteva accettare, la ...