Il difficile percorso di deborah 1
Data: 12/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... bene e non diede nessun accenno a volere sborrare anche se lo succhiai per oltre mezz’ora; ogni tanto mi frenava e ricominciava da capo, con mio grande piacere.
Mi spogliò nuda e mi succhiò a lungo su tutto il corpo, soffermandosi accanitamente sui capezzoli duri come chiodi; mi leccò amorosamente su tutta la pelle e si fiondò, alla fine, sulla figa a cui riservò un trattamento davvero di lusso; partiva dal ginocchio, per l’interno coscia, e raggiungeva le grandi labbra, prima una poi l’altra; poi le prese ambedue in bocca e giocò con la lingua su tutta la superficie; sbrodolavo in continuazione ed ormai il letto era un lago sotto il culo.
La leccata sulle piccole labbra mi eccitò allo spasimo e godetti infinitamente; quando prese in bocca il clitoride, urlai dal piacere e mi tormentò a lungo succhiando, leccando, mordendo, facendomi sborrare più di una volta; mi fece girare carponi sul letto e mi leccò a spatola, dal monte di venere al coccige, insistendo a lungo sulla figa e sull’ano; mi infilò in figa, prima, e nel culo, poi, fino a tre dita masturbandomi da farmi impazzire.
Mi spostò al centro del letto, si stese supino e mi fece montare a 69; le leccata reciproca fu lunga, minuziosa, dolce, ricercata; sborravo continuamente, ormai, e mi godevo la scopata alla faccia del cornuto e cuckold che non voleva ammetterlo, solo per ripicca nei miei confronti; avevo voglia di averlo in figa, però; scivolai sul lenzuolo e mi stesi supina, a braccia e gambe aperte; capì ...
... l’intenzione e mi montò sopra, appoggiò la cappella alla figa e spinse; urlai quando mi picchiò sull’utero, ma godetti.
Mentre accennava a montarmi, squillò il suo telefonino; si bloccò, lo prese e, guardato il display, mi fece cenno di stare zitta; sentii che parlava con la moglie e che la rassicurava che aveva avuto imprevisti ed entro un’ora sarebbe stato a casa; restai delusa ma mi fece capire che non poteva esagerare; l’episodio mi fece venire il prurito di provocare mio marito; mi sganciai da lui e presi il telefonino, mi riposizionai col cazzo in figa, gli feci cenno di tacere e feci il numero di Gianni; si attivò la chiamata.
“Oh dio che bello … godo … si si siiiiii … godo godo GOOODOOO …”
“Con chi cazzo stai scopando maledetto cornuto? Chi è il maschio che ti incula?”
Ma il grido veniva da una voce decisamente femminile, mentre i grugniti li conoscevo, erano i suoi.
“Non ti fermare … ti prego vai ancora … sfondami amore mio … sfondami … !”
“Dove cazzo sei maledetto impotente, cornuto, guardone, imbecille! Che cazzo stai facendo, stronzo?”
“Click”
La comunicazione era interrotta; mi rituffai nella scopata interrotta mio malgrado.
“Stasera volevo darti anche il culo; ma da quel che ho capito, devi correre via; ma la prossima volta ti organizzi per bene e stai più a lungo; ti farò andare in paradiso. Adesso scopami a lungo e sborrami dentro!”
Si riprese, per fortuna e mi cominciò a scopare alla grande; ero superarrapata ma ormai il tempo ...