Il difficile percorso di deborah 1
Data: 12/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... stringeva; infilai una mano e mi masturbai mentre mi scopava; riuscimmo a sborrare insieme e lui scappò quasi via velocemente, per essere dalla mogliettina, il povero impiegatuccio; mi crogiolai ancora qualche tempo nel letto ormai vuoto; ingoiai un paio di antidepressivi per facilitare il sonno e dormii di pacca fino al mezzogiorno seguente, libero dal lavoro.
Non vidi mio marito fino al lunedì successivo, quando iniziai il turno di mattina; non lo incrociai a mensa, ma mi dissero che aveva pranzato presto, tra i primi, per andare poi a lavorare; la casa era vuota, naturalmente, ma era evidente che era passato, aveva fatto una doccia, si era cambiato d’abito ed era uscito; la vicina l‘aveva incrociato sulle scale mentre andava al lavoro; commentò che lo aveva visto felice e in piena forma; trattenni a stento una brutta risposta.
Purtroppo, nemmeno l’impiegato con cui avevo scopato seppe tenere la bocca chiusa e rapidamente io ero la puttana della fabbrica e mio marito il cornuto contento; un dubbio nel fondo del cervello mi diceva che stavo uccidendo qualcosa; ma la tigna e il capriccio dominarono ancora le mie scelte; nelle due settimane successive organizzai vari incontri con compagni di lavoro ed impiegati; mantenni anche la promessa con il secondo amante e gli diedi il culo nell’incontro successivo, con mia somma gioia.
Però la situazione si era fatta davvero pesante, in fabbrica; decisi che dovevo parlarne con Gianni e sfidarlo un’altra volta; con un’abile ...
... manovra di cambio di turno con una compagna di lavoro, feci in modo che una sera lui fosse a casa quando tornai a sorpresa, mentre lui non mi aspettava fino a notte inoltrata; lo bloccai sulla solita poltrona davanti alla televisione e gli imposi di starmi ad ascoltare, perché ormai scopavo con gli operai e con gli impiegati a scapito della sua onorabilità.
Visto che non voleva arrendersi ed ammettere di essere un cornuto contento e un cuckold, se non forse anche un omosessuale, mi procurasse lui cazzi da scoparmi perché non volevo smettere di fargli le corna, finché non si fosse piegato a me ed arreso; mi rispose che lui non era in grado di svolgere la funzione di mezzano che gli chiedevo; conosceva uno che forse poteva parlare con me del problema e, se proprio volevo, poteva presentarmelo; accettai la mediazione.
Telefonò a qualcuno e gli fece appuntamento dopo un’ora nel bar centrale; mi chiese se volevo andare con lui a prendere il caffè fuori; mi avrebbe presentato l’amico e ci avrebbe lasciato accordarci; lui si sarebbe defilato e ci avrebbe lasciati soli perché non voleva responsabilità sulle mie scelte assurde; gli dissi che non solo era un vigliacco perché nascondeva la sua vera natura sessuale, ma che aggravava la sua vigliaccheria scaricando sull’altro le sue responsabilità; neppure mi ripose.
Uscimmo come una normale coppia in litigio che si guardava in cagnesco e ci dirigemmo al bar; sedemmo ad un tavolo ed ordinò caffè per se e un the per me; mentre ...