1. Il difficile percorso di deborah 1


    Data: 12/02/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... stavolta gli avrei provato che era un cuckold; scelsi un impiegato giovane che mi aveva spesso corteggiato e lo invitai a casa mia per il venerdì sera; espresse molte perplessità perché mi sapeva sposata, ma lo rassicurai che mio marito non era un problema; alla fine del turno, alle 22, mi accompagnò a casa.
    
    Come prevedevo, Gianni era in poltrona davanti alla tele; spinsi il mio occasionale amante sulla poltrona di fronte, gli sbottonai il pantalone e tirai fuori un cazzo bello nodoso, di oltre venti centimetri; mentre mi inginocchiavo davanti a lui per prenderlo in bocca, mi rivolsi sfrontata a mio marito.
    
    “Senti, cornuto, se hai voglia di guardare, scegliti una buona posizione; se vuoi puoi anche segarti.”
    
    Rimase inebetito solo per un attimo; tirò fuori il telefonino, digitò un numero e pronunciò una sola breve frase.
    
    “Fra dieci minuti in piazza. Ciao”
    
    Infilò la giacca ed uscì; io ero sconvolta; il mio provvisorio amante non sapeva che pesci pigliare, cercò di balbettare qualche frase smozzicata del tipo ‘ma sei sicura’ e cedette al piacere della mia lingua che leccava la cappella; borbottando tra me e me un ‘vaffanculo stronzo’ lo trascinai tenendolo per il cazzo fino alla camera da letto; mi sedetti sul bordo del letto, presi con una mano le palle e masturbai con l’altra il cazzo; poi cominciai il pompino vero e proprio.
    
    Durò molto a lungo, questo, e me lo gustai tutto, dalle palle piene e grosse attraverso la mazza dura e consistente; poi lo feci ...
    ... entrare in gola e, nell’euforia della situazione, quasi soffocavo; mi prese la testa e decise di fottermi in bocca; spingeva il cazzo fino in fondo e poi lo faceva uscire quasi del tutto per affondarlo di nuovo fino all’ugola ed oltre; mi infilai una mano tra le cosce, spostai il perizoma e mi sparai un gustoso ditalino.
    
    Messo da parte il tentativo di far confessare a Gianni che era un cuckold, mi dedicai alla scopata che a quel punto diventava il meglio, visto anche che si consumava nel letto in cui da dieci anni dormivo con mio marito; niente di più eccitante per umiliarlo e fargli le corna, visto che non si arrendeva alla mia convinzione; l’altro si rasserenò e si dedicò anche lui alla scopata, visto che il temuto impatto con Gianni era stato superato.
    
    Cominciai a spogliarlo, perché, da bravo impiegato, era vestito in giacca e cravatta; fu addirittura laborioso liberarlo di tutti gli indumenti; alla fine venne fuori un fisico assai interessante, muscoloso ma non palestrato, tonico da sportivo praticante ed affascinante per l’armoniosa complessione; la parte più notevole era decisamente il cazzo, lungo, grosso e nodoso che sin dalle mani e dalla bocca si rivelò capace di provocarmi begli orgasmi.
    
    Il pompino che gli feci era degno di un’enciclopedia del genere; godeva molto, quando mettevo in atto tutta la mia abilità a succhiarlo in punta e a leccarlo su tutta l’asta; mi scopò a lungo nella bocca e resistetti bene alla penetrazione quasi fino all’esofago; si controllava ...
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