1. La coinquilina – storia di una studentessa universitaria


    Data: 12/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: Drew, Fonte: RaccontiMilu

    ... tipo. In poco meno di un’ora è riuscito a fare un elenco di almeno una decina di ex, fissarmi costantemente le tette (sebbene coperte dal vestito non molto scollato), bere 2 boccali di birra e parlare solo di sé, di calcio, del contratto che stava per firmare per giocare in una non-so-quale squadra di serie B, delle ragazze che gli vanno dietro, facendo di tanto in tanto riferimenti poco impliciti sulle sue presunte doti a letto. Guardo il telefono, sono appena le 23.15, che serata deludente. Guardo in alto la luce spenta al quarto piano della palazzina dove vivo, strano che Greta sia già a letto, meglio così, almeno non dovrò raccontarle la mia gran serata. Stufa del narcisismo di Matteo ho presto chiesto di essere riaccompagnata a casa con la scusa di sentirmi poco bene. Durante il tragitto in macchina lui era eccitato, forse si aspettava qualcosa da me, tutto ciò che ha ottenuto un bacio sulla guancia e un grazie per la bella serata , bugia. Dalla sue espressione non credo che ce ne sarà un’altra, ben venga. Entro nella palazzina e salgo con l’ascensore. Ricordati che Greta sta dormendo, non fare rumore, mi dice una vocina dentro di me, così mi sfilo i sandali e apro piano la porta. Mi faccio luce con la torcia del cellulare cercando di andare dritta nel mio letto per mettere fine a quella penosa giornata quando mi accorgo di non essere sola. Un rumore, uno schiocco secco e un urlo di voce di donna, quella di Greta, poi un’altra voce, forte, decisa, autoritaria, una voce ...
    ... maschile. Cercando di fare il minimo rumore, a piedi nudi mi avvicino alla porta socchiusa della stanza della mia coinquilina, spengo la torcia e sbircio dentro. Due figure si materializzano nella penombra di una lucina fioca, quasi due fantasmi, non riesco a capire, rimango ad osservare, mentre sento il cuore che comincia a battere più forte, cosa sto facendo? Mi sento una spia, una ladra, ma una curiosità mai provata prima mi spinge ad affacciarmi meglio e quello che vedo mi fa gelare il sangue nelle vene. Finalmente le due figure nella penombra cominciano a delinearsi. Riesco a vedere bene Greta, in ginocchio, ai piedi del suo letto. Intravedo anche la sagoma di un uomo. In posizione eretta, con la sua corporatura massiccia sembra sovrastare la mia amica in maniera davvero imponente. Guardo meglio, cerco di attribuire un volto alla figura misteriosa, ma l’unico dettaglio che riesco a scorgere è il colore dei capelli, grigi, ora penso si tratti di un uomo maturo. Che cosa ci fa Greta con quello sconosciuto individuo? Da quello che so al momento, a parte qualche flirt, non si sta vedendo con nessuno, perché non mi ha detto nulla? Forse pensa che sia il tipo di persona che la giudicherebbe male solo perché esce con un uomo più grande di lei? Ludovica non sono affari tuoi, hai già visto abbastanza, vattene finché sei in tempo, grida una voce nella mia testa. No, non voglio urla un’altra. Continuo a guardare. Mi accorgo che Greta è completamente nuda fatta eccezione per un paio ...
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