1. Maria Cristina e l’ Officina delle Bambole


    Data: 15/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Anale Hardcore, Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... prendere gli oggetti camminando carponi, disponili davanti a me in modo che possa controllare. Sbrigati troia !” Detto questo, le assestai una leggera frustatina sulle natiche, poi le consegnai in bocca anche il frustino. Come pensavo, forse apposta, forse per vera dimenticanza, mancavano le pinze. “Pensavi di risparmiarti le torture alle tette? povera illusa, ora inginocchiati e porta le mani sulla testa, partiamo subito da lì.” Si portò in posizione, mi avvicinai e guardandola negli occhi per capire il confine tra il piacere ed il dolore, le strinsi i capezzoli tra le dita ora alzandoli ora abbassandoli.
    
    Le dissi di ripetere con me: "un ordine del mio padrone non si scorda mai…" per svariate volte, poi mollai la presa e la istruii sulle posizioni che intendevo farle assumere e che volevo fossero assunte immediatamente a seguito di un semplice comando. Alla parola " esposta" avrebbe dovuto chinarsi accovacciata con le gambe più aperte possibile, le mani sulla testa; alla parola " punizione" doveva inginocchiarsi con le mani dietro la schiena; alla parola " disponibile" la volevo carponi, le gambe leggermente divaricate, la testa bassa in modo da esporre bene le natiche. “Esposta... " le ordinai per prova, e ella si posizionò, la corressi con il frustino, divaricandole di più le gambe ed insultandola per la sua presunta inadeguatezza.
    
    “Attendimi così che ti preparo”, le dissi, e così facendo la bendai, mi soffermai a guardarla per alcuni attimi per godermi quella ...
    ... visione in solitudine, poi portai al centro della stanza una delle sedie che erano lì e l'accompagnai fino a farla sedere sopra, le sollevai entrambe le gambe e le legai ai braccioli. Il suo vestito Versace, le sue autoreggenti e la sua biancheria costosa erano sparite, era nuda come un uccellino su quella sedia in pelle di cuoio. Le scarpe le rubò una delle Bambole che erano lì....era diventata all’improvviso povera, sola e nuda. Dopo un primo rapporto avuto con uno dei boys che erano lì, armeggiai con la sua nocciolina e raccolsi con le dita i succhi del suo clitoride. Glieli feci assaggiare, la sbendai e, mentre la slegavo, le sussurrai che era solo l'inizio e che era ora che anch'io prendessi le mie soddisfazioni. Le ordinai di portarsi in posizione di disponibilità e lei, ormai travolta dalla frenesia lo fece così bene che avrei voluto immediatamente farla mia, ma le mie intenzioni erano altre, volevo prima la sua bocca e desideravo farlo umiliandola ulteriormente. La feci inginocchiare, le mani dietro la schiena, la lingua fuori, con le dita le presi entrambi i capezzoli e le appoggiai il glande sulla lingua. “Ora, le dissi, non dovrai lasciarne cadere nemmeno una goccia” e così facendo iniziai ad indietreggiare lentamente. Lei con fatica si trascinò dietro, cercando di allentare la tensione sui capezzoli ed evitando di perdere il contatto con il mio membro. Pochi attimi dopo sfogai tutta la mia libidine in un copioso flotto che le entrò in bocca, cadde per terra, le riempì ...
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