1. Il farmacista


    Data: 07/02/2018, Categorie: Etero Autore: Nepenthes, Fonte: Annunci69

    ... settimane. No facemmo più l’amore.
    
    Scoprii che l’infuso avanzato non bastava nemmeno per un’altra dose. Dovevo tornare dal farmacista. Non prima di essermi riappacificata con lui, però, ed avere provato ancora a raggiungere il piacere con il vecchio metodo naturale. Ci volle parecchio tempo.
    
    Il risultato ve lo lascio immaginare. Tornai in quel posto lugubre e meraviglioso.
    
    Ogni volta che ci entravo, notavo qualcosa di diverso che non avevo notato la volta prima. Un barattolo, un pò più grosso degli altri, con un coperchio conico con una pallina di vetro all’estremità e la solita striscia di nastro di carta con scritto “Datura Stramonium”. Eccola, pensai, la famosa erba del diavolo. Nel frattempo il farmacista periforme arrivò sul fronte bottega guardandomi con la solita aria viscida e indifferente.
    
    - “Buongiorno signorina. Come posso esserle utile stamattina?”
    
    - “Perché la chiamano erba del diavolo? È bellissima.”, chiesi, guardando un antico poster medico che raffigurava la Mandragola in tutte le sue parti con descrizioni in latino.
    
    Lui si girò anch’esso verso quel prezioso documento affisso nell’unico spazio di muro libero da scaffali, nella parte centrale del negozio, sopra la cassa. Tirò un lungo respiro prima di dire:
    
    - “La Mandragora ha radici così profonde che nessuno, scavando con un badile, riuscirebbe a raggiungerne le estremità, per cui, lei contestualizzi sempre la cosa in un periodo medievale, si pensava che le sue radici arrivassero ...
    ... direttamente dagl’inferi. In secondo luogo, i fiori di questa pianta si chiudono di giorno per aprirsi di notte, quindi può immaginare che, in un periodo di profonda ignoranza e quindi di superstizione assoluta, questo non aiutava la reputazione della stessa. In terzo luogo, quando fiorisce, emette un fortissimo odore di escrementi umani. Ora, lei forse non lo saprà, ma l’odore di escrementi umani, si diceva, che venisse avvertito in presenza del demonio o come segnale premonitore del suo arrivo. In ultima istanza, gli effetti di questa pianta, come le ho già detto la volta scorsa, possono portare a forme estreme di dissociazione cognitiva. Comportamenti folli e senza senso. Convulsioni che, in certe epoche storiche, venivano associate alla possessione demoniaca.”
    
    - “Quindi, chi maneggiava queste erbe veniva considerata come un Prefetto del demonio.”
    
    - “Esattamente. Proprio così. Chi cura il corpo in vita, ha sempre avuto molto più potere, e quindi influenza sulla gente, di chi cura l’anima dopo la morte. Questo, la chiesa, non poteva tollerarlo, lo capisce vero?”
    
    - “Certo!”
    
    - “Se poi vogliamo considerare i rapporti dicotomici che ci sono sempre stati tra istituzioni e sostanze psicotomimetiche… Ci verrebbe il tempo che ora non ho e comunque, non mi sembra questo né il momento né il luogo. Mi dica quindi, in cosa posso aiutarla? È andato bene l’infuso della volta scorsa?”
    
    - “Oh! Sì, certo - dissi, scuotendomi come svegliata bruscamente da un sogno - Molto bene, grazie. ...
«12...6789»