1. Il farmacista


    Data: 07/02/2018, Categorie: Etero Autore: Nepenthes, Fonte: Annunci69

    ... da strane cannucce vitree attorcigliate che le collegavano secondo percorsi contorti e complicati.
    
    Mi fermai esterrefatta.
    
    - “Mi segua. Il bagno è da questa parte.”
    
    Dopo quella stanza ne attraversammo un’altra, più stretta, con una scaffalatura a muro alta fino al tetto, nelle cui nicchie erano poste gabbie, terrari e acquari pieni di strani animali vivi. Vidi che, quello strano tipo, eccezionalmente taciturno, rallentò, davanti a me, girando la testa di lato, per constatare, con la coda dell’occhio, una mia reazione che sicuramente si aspettava. C’erano: gufi, lucertole, salamandre, iguane, serpenti e perfino gechi molto grossi e pipistrelli, alcuni dei quali grossi come un cane di piccola taglia. Oltre a cavie, topolini e altro ancora.
    
    Non osai commentare quando mi accorsi del suo imbarazzo.
    
    Mi fece passare oltre a lui, nello stretto corridoio, costringendomi a strisciare contro la sua pancia e il muro:
    
    - “Faccia pure. Io l’aspetto qui.”.
    
    Nel percorso a ritroso potei vedere ciò che, all’andata, mi era stato precluso alla vista, standomi alle spalle. Su alcuni scaffali del retro c’era un settore dedicato agli animali impagliati: donnole, furetti, visoni… e tanti altri. Perfino un gatto nero. Roba da film horror, poi vasi con della formalina nella quale erano immersi varie parti anatomiche di chissà quale essere vivente. Mi era parso di scorgere perfino un feto umano.
    
    Ringraziai frettolosamente e uscii con la vaga motivazione, vera peraltro, che ...
    ... dovevo urgentemente recarmi nella chiesa attigua.
    
    - “Davvero va in quella chiesa? Oh mamma mia! Che luogo terribilmente perverso e abietto. Non ci metterei piede neanche morto.” Commentò la pera di carne, il quale, appena raggiunsi la porta d’uscita, aggiunse: - “Penso di avere ancora un ottimo spirito d’osservazione. Da come è vestita escluderei un matrimonio, e non mi sembra una persona particolarmente devota. Quindi battesimo o funerale?”
    
    - “Tutte e due!” Risposi laconicamente con inconsueta sincerità.
    
    Uscii con una smorfia sulla bocca e il suo sguardo perplesso attaccato al culo.
    
    Al battesimo della bimba morta o al funerale della bimba battezzata, vedetela come vi pare, c’era tanta gente, ognuno al suo posto e tutti fuori luogo. La disperazione delle persone era inversamente proporzionale alla loro distanza dal feretro. La distanza dal feretro era direttamente proporzionale a quella tra i condolenti in oggetto e la coppia degli sfortunati genitori. Io e Angela, amiche di amici, stavamo defilate, nella parte posteriore della navata laterale, dietro il transetto a sinistra dell’altare, nei pressi di un confessionale dalle tende purpuree di velluto impolverato, a parlare di cazzi. Io e Angela parliamo sempre di cazzi, e, quel posto non poteva far certo eccezione. Mio marito, le sussurravo, era uno di quei fustacchiotti belli d’aspetto, che la natura aveva sciaguratamente fornito di un bel cazzone, al quale delegava in toto la dispensazione del piacere, come se, ...
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