1. La Caduta. Atto Dodicesimo. Dei dubbi e di un funesto presagio


    Data: 12/08/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... Fu fatto e Serena prese a mangiare. Nimandeo notò che pareva più sciolta, più calma. -E ora?-, chiese la giovane. Il condottiero annuì, terminando un boccone di pesce. -Ripieghiamo, ci riorganizziamo e pianifichiamo la controffensiva.-, disse. -Il generale di Amsio è stato capace. Ma noi lo saremo di più. Ho un piano.-, disse Serena. -Ti ascolto.-, Nimandeo sorrise pensando che quella giovane fosse stupenda. Un genio, oltre che una bellissima donna. Era un peccato che lo considerasse un barbaro, a dispetto delle belle parole che gli dedicava. Era certo che Serena lo stesse usando per i suoi fini. “Un dispiacere. Sarebbe potuto andare tutto in modo diverso, tra noi.”, pensò. Più probabile che, come in troppe volte nella storia di Roma, avrebbe cercato di tradirlo. Sospirò appena, soffocando i timori in un sorso di birra. Avrebbe mai avuto fine? Avrebbe mai avuto fine quell’idiozia? Com’era possibile che la sete di potere, l’ambizione e i tradimenti facessero parte del volere degli Dei, quali che fossero? Come poteva tutto il sangue sparso giovare all’Impero di Roma? E come poteva lui volere un Trono reso ripugnante dalle vite ad esso immolate con tanta scelleratezza?
    
    Aristarda Nera osservava il fronte di battaglia. Sapeva tramite delle spie che Calus aveva chiamato a sé i barbari del nord. La sua smania di potere non conosceva vergogna. -Signora, le forze di Calus ci superano in numero. Attaccare non è saggio.-, avvisò un ...
    ... Legato, Trovinio Quartio. Aristarda annuì. Suo malgrado aveva un piano. -Allora non attaccheremo. Preparatevi a ripiegare da queste posizioni.-, disse. -Signora?-, chiese Trovinio. -Mi avete sentito. Non possiamo batterli via terra.-, disse lei. -Quindi lo faremo via mare. La Sesta e la decima flotta sono con noi. Sbaraglieremo le forze di Calus nel Mare Nostrum e approderemo in Italica, come i nostri fondatori fecero prima di noi.-, disse. Il pensiero della rievocazione storica la portò a ripensare a Serena Prima e alla sua proposta. Possibile che fosse tutto vero? Si scosse. In fin dei conti non era importante. Il passato, Janus e gli Imperatores che furono erano morti. Il presente era ciò che importava. Si domandò fugacemente se la caccia di Vera per catturare Alexander Varus procedesse bene.
    
    Vera Nemlia imprecò. I suoi uomini avevano riferito che Alexander era stato soccorso da un tizio grosso e nerboruto e li aveva messi fuori gioco. -Pare sia il capitano di una trireme, mia signora. Possiamo ancora raggiungerlo!-, esclamò uno dei due, quello messo meglio. Vera ponderò la cosa. Significava rischiare di perdere i contatti con Aristarda, ma quelli erano gli ordini. -Requisiremo una nave. Rapidamente e senza violenza. Li seguiremo.-.
    
    Lo stesso però aveva deciso di fare Eria. La donna velata aveva offerto soldi, molti, a una ciurma di tagliagole e pirati. Avrebbero trovato quella nave e ucciso Alexander. Riprendendosi la Lama. 
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