1. La Caduta. Atto Dodicesimo. Dei dubbi e di un funesto presagio


    Data: 12/08/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutto ciò che lei sapeva sul compiacere altre donne non valeva? -Quanti anni hai?-, chiese infine mentre le porgeva una mano per aiutarla a entrare. La giovane si sedette all’altro estremo della vasca. Era una vasca abbastanza grossa, un lusso portatile, dono di Nimandeo Feral. L’acqua non celava nulla. -Venti primavere, mia signora.-, disse, -E voi vi preoccupate troppo.-. -Sono… quello che sono.-, ammise Serena. Ed era vero e falso. “Un infiltrata, una doppiogiochista, un’assassina. Colei che ucciderà il tuo signore.”, pensò. -Sì. E siete tesa come la corda di un arco.-, la giovane parve scivolare su di lei. Serena s’irrigidì. Lei sorrise. Piano, accarezzò il viso, scese lungo il collo. Ignorò i tatuaggi. Serena si sciolse piano, lentamente, conscia che fin lì andasse tutto bene. -Dovete godervi il momento, mia signora. Sono certa che ora siete preda di dubbi e sconforto.-, disse la giovane. La sua bocca era a pochi centimetri da quella di Serena. -Permettetemi di sollevarvi da essi-, disse lei. La baciò. Piano. Serena si stupì della delicatezza del bacio, della lentezza. La giovane pareva tutto meno che frettolosa. Serena sentì le tensioni abbandonarla. La giovane si strinse contro di lei. Scese a baciarle il collo e l’altra tentò di fare lo stesso. -Presso di noi non è crimine che le donne si amino. La mia gente lo fa da sempre. Lo chiamiamo Lucidare lo Specchio.-, disse. -Di dove sei? E come ti chiami?-, Serena non riconobbe la sua voce quando lo chiese. -Di Ching, uno ...
    ... stato dei regni d’Oriente. E mi chiamo Shan, significa splendente.-, rispose l’altra. Serena rifletté. Ching era uno stato molto a Oriente… -Come sei finita qui?-, chiese. -Mia madre fuggì da Ching, Io nacqui a bordo di un veliero che portava ad ovest. Fummo attaccati da dei pirati che uccisero mia madre, ma Nimandeo Feral giunse con le sue forze e sbaragliò i predoni. Da allora lo servo.-, raccontò la giovane. Erano ancora avvinte, avvinghiate. Serena sorrise. Le accarezzò il viso. -Sei bellissima.-, disse. Shan sorrise di rimando. La baciò. -Permettetemi di bere alla vostra fonte di giada, mia signora.-, disse. Serena capì. -Accomodati.-, disse, -Affinché io poi possa bere alla tua.-, rispose. La giovane sorrise. Scese sul seno della milite, leccando e suggendo come mai Serena aveva sentito, facendola godere solo quel trattamento sublime. -Venite.-, disse Shan. Si era alzata e, uscita dalla vasca, aveva steso un telo per terra. Nel suo tono ora c’era brama, desiderio. Serena sorrise. Si stesero sui teli, un rozzo talamo in terre selvagge. La giovane cercò la vulva di Serena con la bocca con bravura incomparabile, mentre lo stesso faceva lei, cercando di non essere da meno. Il godimento le travolse, come un’onda anomala. Incominciarono a darsi piacere vicendevolmente, in un crescendo di godimento che le vide stremate, almeno un’ora dopo.
    
    Nimandeo Feral la vide entrare. Avvolta nella toga, Serena era stupenda. -Ti prego, siedi e serviti. Aisha, portaci della Birra.-, disse. ...
«12...4567»