Flux: visioni di cambiamento
Data: 08/07/2024,
Categorie:
Etero
Lesbo
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... fosse.-, disse lei, -Ti devo parlare.-. Poi la vide. Un’auto che macinava terreno. Andava verso di loro, spedita. La nera cercò la pistola. E fu scansata da una forza innaturale proprio un istante prima che una raffica di piombo la falciasse. Cadde ma trasformò la caduta in una rotolata e si rialzò. Prese la pistola e sparò. Il primo colpo mancò il bersaglio, impattando contro la carrozzeria del mezzo. Il secondo colpì il finestirno posterirore. Lamenti e un improvvisa emulsione cremisi le segnalarono che il tiro era stato un successo. Improvvisamente si aprì una fenditura davanti all’auto. Un vortice. Il mezzo ci finì dentro senza rallentare. E subito l’apertura dimensionale si richiuse. -Beh, ora sono un problema dei Fon.-, disse Strange. -Cos…-, Flux decise di posticipare quella curiosità. -Avevi qualcosa da chiedermi.-, disse lo Stregone. -Sì… io…-, La gamba sinistra di Flux divenne acqua. Strange la resse, afferrandola prima che cadesse. -Andiamo dentro.-, disse.
Seduta al centro di una stanza perfettamente circolare al centro del Sancta Sanctorum, Flux si sentiva… strana. Non solo per quel che le stava accadendo; era più che certa che la credenza le avesse ammiccato. Le scale le erano parse strane e alle pareti c’erano i certificati e le lauree conseguite da Strange. Che improvvisamente mutavano, mostrando sprazzi di altre realtà. Il Dr. Strange sorrise alla nera. -Bene… dicevo. Credo che quel che ti sta accadendo non sia normale, vero?-, chiese. Le porse una tazza ...
... di té. Flux bevve. Normale té verde. -è un po’ che succede. Qualche giorno.-, disse. -Uhm.-, Strange si limitò a bere un sorso. -Non é tutto qui. Faccio dei sogni strani, ho un sacco di altri problemi e… Non lo so. è come se la vita mi si stesse staccando di dosso, in ogni senso.-, si prese la testa tra le mani, incapace di sopportare oltre. -Che diavolo mi succede?-, chiese. -Essere riportati in vita non é cosa facile. Ci sono strascichi, a volte. Altre volte invece, semplicemente non c’é possibilità di evitare di morire.-, disse il Dr. Strange. Flux assorbì quella frase con calma. -è così, Dottore? Sto morendo?-, chiese. -Non lo so.-, ammise lui, -Ma lo scoprirò.-. -Come?-, chiese lei. -Utilizzando l’Occhio di Agamotto per vedere più a fondo.-, disse lui. Flux si sentì a disagio. -Vedrà tutto, vero?-, chiese, -Tutto il mio passato, intendo.-. Stange annuì. La nera capì che non c’era altro modo. Annuì e Strange si alzò. Il medaglione sul suo petto baluginò di luce propria. E improvvisamente Flux si vide passare davanti tutta la sua vita, l’ultimo furto, la notte con Blade e Zhara, la caccia a Melchor a Madripoor, La lotta per sopravvivere, il primo scontro con Blade, lavori, omicidi, sesso, giorni di gioia e di dolore. Tutta la sua esistenza passata al setacciò in un istante. Poi il vuoto. E improvvisamente qualcos’altro accadde. Se ne accorse all’improvviso. Aveva dei tatuaggi lungo le braccia, le gambe. Su tutto il corpo. Lettere, scritte brillanti che non ...