Flux: visioni di cambiamento
Data: 08/07/2024,
Categorie:
Etero
Lesbo
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... quando Enoch entrò, la giovane era già pronta al peggio.
Enoch, il cui vero nome era ignoto, era un ricercatore e un medico. Dotato, molto più di tantissimi falsi medici, era decisamente un genio. Senonché, in passato la morte di una paziente sotto la sua responsabilità lo aveva spinto a lasciare una promettente carriera medica. Si era stabilito a Manhattan ed aveva iniziato un diverso tipo di carriera. Molto meno riconosciuta ma non per questo meno nobile. Aiutava tutti senza distinzione di razza, genere o altro. Era un brav’uomo. Purtroppo però chiedeva comunque di essere pagato (quando possibile), ma per quello non c’era problema: lui e Flux si erano già accordati. Quattromila dollari per prendersi cura del suo caso al meglio delle sue possibilità. -Dimmi, Enoch.-, disse Flux, spezzando il silenzio venutosi a creare. Lui sollevò lo sguardo dai fogli. -Quanto mi resta?-, chiese la nera. Era pronta a tutto. A ogni risposta. Perché la verità, anche se faceva male, era preferibile all’ignoranza, secondo lei. -Tutta la vita.-, ribatté l’uomo, spiazzandola. Lei fissò il nero con un misto tra incredulità e rabbia. -Che vuol dire?-, chiese. -Che stai bene, Flux.-, disse lui. -No… cioé, hai visto… i miei poteri… E poi, ho il cuore che batte debolissimo…-, disse lei. Non era possibile che andasse semplicemente tutto bene. -Già. Per quello ti prescrivo dei farmaci, ti rialzeranno la pressione. Per quanto riguarda i poteri, non ho notato nulla di strano. Erano episodi sporadici, ...
... dovuti a picchi di tensione e, probabilmente, emotività temporanea. Passeranno, non temere.-, spiegò Enoch con tono rassicurante. Flux annuì, comprendendo che le risposte che stava ricevendo non le sembravano corrette. Sicuramente da un punto di vista medico lo erano e c’erano le analisi a confermarlo. Ma lei sentiva che qualcosa non andava. E allora… -Mi stai dicendo… che é tutto apposto?-, chiese. -Sì.-, ribatté Enoch, -A parte le pulsazioni cardiache ma quello non é poi un enorme problema.-. Flux sospirò. Forse avrebbe dovuto parlargli dei sogni, del disco. Fece per farlo, poi si fermò. Enoch era un uomo di scienza. Un medico eccezionale ma limitato al mondo della logica. Seguiva uno schema in base al quale il mondo funzionava in un preciso modo. Le irregolarità erano sempre problematiche per lui e gli enigmi onirici non erano il suo campo. Aveva fatto tutto quello che poteva per lei, ma non avrebbe potuto fare di più. Flux lo capiva. Lo accettava. -Grazie.-, disse. -Di nulla. Prendi subito una delle medicine. Starai meglio.-, le sorrise. Lei annuì, ingollando una pasticca, convinta che non sarebbe servita. La scienza non le sarebbe servita, per nulla. Lo capì appena si alzò. La scienza non poteva nulla. Serviva qualcos’altro. L’altra faccia dell’esistente. Serviva un esploratore dell’insondabile, dell’inesplorato. Flux sospirò. Enoch le porse un toast. -Mangia. è tardi. Ce la fai a tornare a casa?-, chiese. Lei scosse il capo. Non perché volesse disturbarlo ma era ...