VOI CHE AVRESTE FATTO?
Data: 18/06/2024,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... pronto, intuendo che Paola si era già preparata, che era tutto premeditato.
– Non perdere tempo, ti ho detto di incularmi subito –
La sua voce mi sferzò le orecchie con tono duro e dentro di me salì forte la voglia di farle male, di fregarmene di lei e di fotterla preoccupandomi solo del mio piacere.
Le afferrai le anche puntando il cazzo, facendolo scivolare sul solco un paio di volte, poi presi la mira e spinsi con forza. L’anello di muscoli resistette un istante solo e poi cedette permettendomi di entrare dentro con la cappella. Avvertii subito l’anello muscolare serrarsi, stringermi e impedirmi di procedere oltre. Dalla scrivania giunse ancora la sua voce.
– Lo senti il mio culo come ti stringe Fulvio? E’ da un po’ che volevo dartelo ma tu sei stato cattivo, non sono sicura di volertelo ancora dare. –
La stretta del suo muscolo si fece più intensa causandomi un leggero dolore e tanta frustrazione. Non potevo rinunciare a quel punto,
Sentii la furia salirmi dentro, la voglia di spingere a costo di farmi male Volevo farle passare quell’aria di sfida, di superiorità. Volevo sentirla urlare, chiedermi pietà, di smettere e invece…
– Cosa hai provato nel sapere che ho baciato Magda, che l’ho toccata? Dimmi Fulvio, ti sei eccitato molto, e poi l’hai scopata con forza pensando a me? –
La sua voce era roca, evocativa. Davanti ai miei occhi si formò l’immagine di loro due. Gemetti spingendo in avanti d’istinto… senza esito.
– Promettimi di fare il bravo ...
... e ti lascerò fare Fulvio, ti lascerò entrare tutto nel mio culo e sborrarmi dentro, ti farò godere come non immagini. Farai il bravo? –
– Tutto, faro tutto quello che vuoi… –
Parlai senza pensare, il mio orizzonte si apriva e si chiudeva con quel culo davanti a me, l’unica cosa che volevo era affondare completamente in lei, ero disposto a tutto per poterlo fare.
. Fottimi –
Ancora la sua voce, le sue mani che si aprivano ancora di più le natiche, l’anello di muscoli che si rilassava lasciandomi via libera. Spinsi con forza entrando fino in fondo e ebbi la soddisfazione di sentire un piccolo urletto da parte sua, e poi parlò ancora:
– Scopami, scopami il culo, fino in fondo –
Tenendola stretta per i fianchi cominciai a fare avanti e indietro sentendola sempre più aperta, sempre più scivolosa. Uscivo quasi completamente e poi mi buttavo in avanti fino a sbattere il bacino sulle sue natiche, e lei emetteva versi incomprensibili che, piano piano, capii essere di piacere, in un crescendo eccitante.
– Sai cosa vorrei Fulvio? Vorrei che adesso ci fosse qui Magda, vorrei leccarle la figa mentre tu mi inculi. –
La voce di Paola si era fatta più roca, eccitata e eccitante. Il senso delle sue parole mi arrivò con una frazione di secondo di ritardo per poi esplodermi dentro. Immaginai la scena e fu troppo per me. Mi mossi come impazzito uscendo e riaffondando in lei con forza, sentendo il piacere montarmi dentro.
– Inculami Fulvio… così… mentre lecco la figa a ...