VOI CHE AVRESTE FATTO?
Data: 18/06/2024,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... oltre l’orario solito per rivedere i particolari di un accordo. Stavo per spegnere il computer e andarmene quando la porta si aprì e apparve Paola che subito entrò e chiuse a chiave.
– Ti devo ringraziare Fulvio, anche se ti sei comportato male –
Parlando fece i pochi metri che ci separavano, si tolse gli occhiali posandoli sulla scrivania e si sciolse i capelli con un gesto sbarazzino. Di nuovo ebbi davanti a me “l’Altra”.
– Paola… perché hai chiuso la porta… e cosa intendi? –
Girò intorno alla scrivania e mi posò una mano sulla spalla impedendomi di alzarmi.
– Ti avevo detto che ti avrei ringraziato ancora… ma tu sei stato cattivo Fulvio… ti sei eccitato sapendo che io e Magda ci siamo baciate… –
Ricevetti la conferma di quanto lei e la mia fidanzata fossero diventate amiche, o forse complici.
– Cosa te l’ha fatto diventare duro Fulvio? L’immaginare le nostre lingue avvinghiate o la mia mano sulla sua figa? –
Il linguaggio pesante di Paola mi intimoriva forse più dell’aria decisa che aveva.
Provai a dire qualcosa ma mi mise una mano sulla bocca.
– Non dire nulla… –
Come al rallentatore si inginocchiò davanti a me slacciandomi la cintura. Pochi secondi e il mio uccello era fuori, con mia vergogna già parzialmente eretto.
– Ecco la verità Fulvio, tu sei un maiale, sei già eccitato e ancora non ho fatto questo… aaahm –
Con un verso osceno la sua bocca si richiuse sopra il mio pene, imprigionandone la punta. Sentii vagamente la pressione ...
... dei denti e venni assalito da un impeto di paura, subito sostituito dalla sensazione calda della lingua che roteava. Guardai le sue guance incavarsi, i suoi occhi che mi fissavano e mi accorsi che non potevo fare nulla, che ero completamente nelle sue mani. Mi spompinò per lunghi minuti fino a che non fui teso e rigido al massimo nella sua bocca e poi riprese a parlare, carezzandomi lentamente con la mano per mantenermi turgido, la lingua che a tratti scivolava sulla cappella.
– Inculami –
In un primo momento pensai di aver capito male e la guardai interrogativo mentre si rialzava senza smettere di tenermelo in mano.
– Inculami. Adesso… qui… subito… –
La vidi chinarsi sulla scrivania tirandosi su la gonna fino alle anche. Il suo culo nudo mi apparve davanti agli occhi, non portava mutandine. Mi parve quasi osceno Il gesto con cui girò la testa verso di me, aprendosi le natiche con le mani facendomi vedere il piccolo buchino e ripetendomi:
– Inculami –
Sentii come una sferzata nei lombi che si ripercosse sul cazzo rendendolo durissimo come forse non l’avevo mai avuto. Avevo già praticato la sodomia con altre donne, anche con Magda, e sapevo che occorreva preparare l’ano per non far urlare di dolore la mia partner. Per questo mi inginocchiai accostando il volto a quei globi aperti, ricacciando indietro il desiderio che si era impossessato prepotentemente di me. Sentii un vago odore di olio profumato. Spinsi un dito sul forellino grinzoso sentendolo scivoloso, ...