1. VOI CHE AVRESTE FATTO?


    Data: 18/06/2024, Categorie: Racconti Erotici, Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... Magda, mentre la faccio sbrodolare come una troia… così… più forte… sentila come gode sotto la mia lingua… sto infilando due dita nel culo anche a lei e gode… lei gode… –
    
    Il turpiloquio non mi ha mai affascinato molto nell’amplesso ma ora, nel sentirla dire quelle cose, nell’immaginarmi la scena davanti ai miei occhi, godetti assestandole gli ultimi colpi con forza per piantarmi infine in lei fino in fondo mentre le riempivo l’intestino con il mio seme e dicevo cose insensate che nemmeno ricordo, i suoi muscoli che mi stringevano ora pigramente in un dolce massaggio.
    
    Non so se abbia goduto anche lei, sinceramente nemmeno mi interessa. La testa mi girava e uscii da lei di botto, facendomi anche un po’ male e sentendola lanciare ancora un urletto. Mi lasciai cadere sulla poltrona guardandola ancora distesa sulla scrivania, le natiche aperte, il buco oscenamente spalancato da cui iniziava a fuoriuscire il mio seme.
    
    Senza dire una parola si mosse e si diresse verso il piccolo bagno annesso al mio ufficio. Pochi minuti dopo uscì e era tornata la Paola di sempre, con la voce mite, remissiva.
    
    – Ciao Fulvio, raccolgo le mie cose e vado a casa. Salutami Magda –
    
    Restai imbambolato a guardare la porta da cui era uscita per un paio di minuti, poi mi scossi e andai anche io a lavarmi.
    
    La sera, a casa, da solo perché Magda era andata in palestra e, dovendo io lavorare fino a tardi avevamo deciso di non vederci, rimuginai su tutta la situazione continuando a non ...
    ... comprendere il dualismo di Paola, quello sdoppiamento di personalità che da una parte mi intimoriva e dall’altra mi attraeva. Passava in un batter d’occhio dall’essere una donnina insignificante e poco appariscente ad una “pantera” aggressiva e volitiva che dominava l’ambiente che la circondava e chi vi entrava. Pensai di parlarne a Magda, di convincerla a smettere di frequentare Paola, di allontanarla da noi, ma vista la nuova intimità tra loro non avrei rischiato di perderla? Sarebbe bastata una parola di Paola sui nostri incontri, e poco importava che non li avessi cercati io.
    
    Andai a letto senza una soluzione e piombai in un sonno profondo e agitato da strani sogni.
    
    – Sono stata una cattiva ragazza oggi, sai? –
    
    Io e Magda eravamo a letto a casa mia, avevamo cenato e poi ci eravamo seduti sul divano per parlare. Era da un po’ che il discorso convivenza girava tra di noi e avevamo deciso di affrontarlo seriamente, valutando i pro e i contro. Dopo avere in pratica deciso di convivere a casa mia, dove c’era spazio abbondante per entrambi, e rimandato a breve la scelta di una data definitiva, ci eravamo spostati in camera. Me lo disse mentre aveva la testa appoggiata sul mio petto, la sua mano che mi circondava il petto, la mia a carezzarle i capelli.
    
    Usò un tono che avevo già sentito, che io definivo “da monella”, quando aveva fatto qualcosa di eccitante e fuori dagli schemi, come se mi confessasse un segreto per coinvolgermi nelle sue “malefatte”.
    
    Le chiesi pigramente ...
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