1. VOI CHE AVRESTE FATTO?


    Data: 18/06/2024, Categorie: Racconti Erotici, Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... cosa avesse fatto, sentendo gli occhi che mi si stavano chiudendo per il sonno dopo la lunga giornata trascorsa tra lavoro e impicci vari.
    
    – Alla pausa pranzo sono andata a casa di Paola –
    
    La mia attenzione si risvegliò di colpo, insieme ai sensi di colpa e al timore che Paola avesse rivelato il fattaccio. Attesi che proseguisse e non si fece attendere:
    
    – Mi ha invitata a pranzo visto che abita poco lontano e così siamo andate a casa sua. –
    
    Magda mi guardava nella penombra con occhi che parevano brillare per l’eccitazione, sorridendomi, con la chiara voglia di raccontarmi qualcosa.
    
    – Ricordi che ti avevo detto che in ufficio mi aveva baciata? Beh… lo ha fatto ancora. –
    
    Rimasi in silenzio, il cuore che mi batteva a mille. Era evidente che Paola non aveva detto nulla di noi o Magda non avrebbe parlato in quel modo.
    
    – Stavamo decidendo cosa mangiare quando… mi si è accostata all’improvviso togliendosi gli occhiali e mi ha abbracciata. –
    
    – E tu? –
    
    – Io… sono rimasta prima sorpresa e poi… non ho saputo rifiutarle le labbra. Ha appoggiato le sue labbra alle mie, e intanto si scioglieva i capelli. Non ha usato subito la lingua, prima ha giocato con le sole labbra sulle mie e poi… poi mi ha messo la lingua in bocca di colpo, stringendomi il culo con una mano. Non lo so cosa mi è preso Fulvio, come l’altra volta non ho saputo fermarla. Mi piaceva come mi baciava, mi piaceva come mi toccava, come mi desiderava. Mi ha messo l’altra mano davanti e ha premuto. ...
    ... Anche attraverso la gonna ho sentito le sue dita cercarmi, decise, prepotenti… Fulvio… mi sono eccitata… –
    
    L’ultima frase la disse con tono diverso, quasi si sentisse in colpa, e intanto mi stava dando dei piccoli baci sul torace. L’atmosfera, il racconto, i suoi baci… non le sfuggì il rigonfiamento della coperta all’altezza del mio inguine. Con un sospiro sollevò le coperte esponendomi e poggiandomi una mano sopra i boxer. Forse era quello il suo scopo, o forse era tranquillizzata dalla mia reazione. Massaggiandomi leggermente proseguì:
    
    – Non è tutto… –
    
    Disse la frase in fretta, quasi pentita, e poi come liberata da quella confessione continuò come un fiume in piena:
    
    – L’avevo abbracciata anche io, la stringevo a me ricambiando il suo bacio e mi sentivo sempre più calda. Ero incerta se osare anche io toccarla quando si è sciolta di colpo dall’abbraccio e mi ha preso la testa tra le mani fissandomi gli occhi e mi ha detto:
    
    “voglio leccarti”.
    
    Fulvio… ho sentito un crampo al ventre. Non immaginavo una cosa del genere, tantomeno di eccitarmi a sentirglielo dire. Ho provato il forte desiderio di sentire la sua lingua su di me. Mi sono bagnata immaginandola inginocchiata davanti a me, la sua testa tra le mie cosce e… è successo così: mi ha spinto indietro facendomi sedere sul tavolo e mi ha tirato su la gonna fino alle anche, si è inginocchiata e mi ha sfilato gli slip. Credimi Fulvio una parte di me avrebbe voluto fermarla. La mia testa se non altro, perché il ...
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