1. VOI CHE AVRESTE FATTO?


    Data: 18/06/2024, Categorie: Racconti Erotici, Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... che bello se il tuo ragazzo fosse qui, se ti inculasse mentre io ti lecco… ecco, questo è il cazzo del tuo Fulvio, che ti entra dentro, che ti rompe… “. Fulvio… è stato come se mi esplodesse un fuoco d’artificio dentro la testa. Ho goduto di colpo sentendo le sue dita che mi aprivano e immaginando che invece fossi tu col tuo cazzo… oh Fulvio, scopami, scopami ora… –
    
    Mentre raccontava Magda aveva per tutto il tempo tenuto in mano il mio cazzo dedicandogli teneri colpi di lingua, veloci succhiate in punta, dolci carezze con la mano, ottenendo di portarmi alla massima erezione. Di colpo ora mi era salita sopra cercando di impalarsi, non riuscendovi per la frenesia. Davanti ai miei occhi c’era il suo volto rosso e eccitato come mai l’avevo visto, ma anche io volevo scoparla, le sue parole mi avevano eccitato al massimo. L’aiutai a trovare il suo stesso ingresso e non perse tempo lasciandosi cadere sopra di me e penetrandosi fino in fondo in un unico movimento.
    
    – OOOOOHHHHHH, ti voglio Fulvio. Scopami, scopami forte… fammi dimenticare la sua lingua… –
    
    L’ultima frase esprimeva bene il suo desiderio e il suo senso di colpa comunque relativo. Non ebbi difficoltà a accontentarla guidandola nel suo agitarsi come un’ossessa. Pochi minuti di gemiti e rantoli in cui mi inarcavo come se volessi entrare in lei con tutto il corpo, sicuro che mi avrebbe accolto con gioia, muovendosi a scatti, le gambe che tremavano incontrollate mentre godeva e lasciava che io riversassi in lei ...
    ... tutto il mio piacere. Credo che i vicini ci abbiano sentiti, ma non mi importa.
    
    Alla fine, mentre ci rilassavamo abbracciati, le dissi con una sincerità che stupì me stesso:
    
    – Sì Magda, sei una cattiva ragazza… la mia “cattiva ragazza”. –
    
    Forse volevo inconsciamente riaffermare la mia voglia di possesso su di lei, ottenni di sentirla fremere per tutto il corpo prima di cadere in un sonno profondo in cui la seguii all’istante.
    
    Se avessi avuto la mente lucida avrei potuto pensarci, intuire che si stava creando una situazione di cui né io né Magda avevamo il controllo. Invece “mi godevo” il momento felice di farlo. Nel senso che avevo nel mio letto una Magda sempre più entusiasta, o forse è meglio dire “infoiata” del nuovo rapporto con la sua amica. Non c’era sera che non mi raccontasse qualche aneddoto eccitandomi e eccitandosi, del tipo di quando erano andate al cinema insieme e Paola le aveva messo la mano tra le cosce masturbandola fino a farla “bagnare come una vacca” (parole sue), o di quando si era fatta leccare nei bagni dell’azienda dove lavoravamo incuranti del via vai delle impiegate, oppure di quella telefonata di lavoro durata una ventina di minuti in cui per tutto il tempo Paola le aveva torturato i capezzoli e… tenuto un dito dentro l’ano. Potete immaginare come Magda avesse faticato a controllarsi e parlare normalmente… o quasi. Gran belle scopate le mie con Magda, per quanto io cominciassi a avere qualche problema perché Paola non si dedicava solo a lei… ...
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