In classe - Racconti Erotici

In classe

... lui tutto è permesso. capisci?"

- "Penso di sì. E per quale motivo, secondo te?"

- "Lara, lo sanno tutti qui che Pampuri è figlio di Giuseppe Pampuri, noto elemento appartenende alla Ndrina. Ti dicono nulla nomi come Pesce, Cataldo, Morabito, Piromalli...Comisso? Beh! Quella cosca lì. Droga, spaccio, prostituzione. Hanno il controllo delle pizzerie, officine e carrozzerie di Milano e provincia, praticamente. Per questo Pampuri è un disastro nello studio, ma è così bravo in meccanica."

- "E anche tremendamente carino."

- "Cosa c’entra questo, adesso?"

- "Non dirmi che non l’hai notato. Il ragazzo è notevolmente piacevole. Carino. Fisicato. Alto. Moro, affascinante, occhi verdi. Insomma un figo della madonna."

- "Lara! Smettila! Ma cosa ti prende?"

- "Dai! Non fare la santarellina. Non dirmi che non ci hai mai fatto su un pensierino. Neanche una piccola fantasia."

- "Ma neanche per idea, Ma cosa dici? Pampuri è uno squallido delinquente e uno stalker. E poi io non ho fantasie di quel genere."

- "Stalker?"

- "Sì. Continua assiduamente con quelle sue proposte oscene, quegli ammiccamenti morbosi. È ammalato."

- "Si vede che gli piaci."

- "Sarà un problema suo."

- "Ah, proprio vero: chi ha il pane…"

- "Cosa intendi dire?"

- "Che io un pensierino ce lo farei."

- "Tu. Sei. Pazza!"

- "A proposito di Pampuri, ascolta questa: ieri, avevo appena finito di pulire gli spogliatoi della palestra, come tutti i giorni, no? E poi me ne sono ...

... uscita per andare a pulire l’aula di chimica, normale, come tutti i giorni faccio."

- "Eh!" - annuisce la professoressa quasi rassegnata all’ascolto - "e cosa hai visto nell’aula di chimica? Il dottor Frankenstein?"

- "No, macchè, aspetta. Una volta nell’aula di chimica mi accorgo che mi sono scordata lo spray per pulire i vetri, sai, quello lo uso per pulire pure anche le provette…"

- "Sì, sì ma… quindi? Veniamo al dunque…" fa cenno di stringere con i tempi.

- "Per fartela breve. Torno allo spogliatoio della palestra e sento degli spasmi, dei gridolini. Sul momento pensavo a qualche alunno che piangeva, magari che si era fatto male durante la lezione di ginnastica, che ne so io. Mica vado a pensare subito a qualcosa di scabroso."

- "Nooo, figuriamoci se tu vai a pensare…"

- "Appunto… che fai? Mi prendi per vojeur?"

- "No, no figurati. Scherzo. Continua pure. Siamo al gossip adesso." - sussurra.

- "Goss.. che?"

- "Niente! Continua pure, alla svelta, che devo prepararmi per domani."

- "Ti dicevo che sentivo ansimare dentro lo spogliatoio dei maschi. Entro e dietro gli armadietti, che ti vedo?"

- "E che ti vedi?"

- "C’era la Parrilla che gli faceva un pompino a Pampuri."

- "La Parrilla?!"

- "La Parrilla!"

- "La Prof di fisica? Quella…Parrilla?"

- "Quella. Io ci sono rimasta di sale."

- "Cos’è un pompino?"

- "Ma Luisa!… Non sai cos’è un pompino?"

- "Francamente no! Ne ho sentito palare, ma non ho mai approfondito."

- "Come ...