1. In classe


    Data: 24/03/2024, Categorie: Etero Autore: Nepenthes, Fonte: Annunci69

    ... gentilmente concesso dal suo aguzzino. Ma a dieci, solo dieci semplicissime righe che corrispondevano agli ultimi quaranta secondi di trasmissione, la lumaca diventò una lepre impazzita, un calabrone ronzante sul clitoride ormai al limite della resistenza fisica. Il dito, uno stantuffo inarrestabile e costante.
    
    Mentre leggeva con voce rotta Luisa emanò due piccoli gridolini e poi crollò di schianto, in preda ad un raptus estatico, spazzò con una manata i fogli che volarono dalla scrivania. Con l’altra mano si chiuse la bocca per arginare gridolini ansimanti che si fecero vere e proprie urla di piacere. Si contorse nel vano tentativo di trattenere gli spasmi convulsivi che l’avevano pervasa, alla fine si arrese ad essi, rovesciando gli occhi all’indietro come in preda al demonio, arcuando la schiena e piegando la testa all’indietro, urlando di piacere, il proprio devastante, inarginabile, incontrollabile, orgasmo.
    
    Tutto in diretta televisiva.
    
    Se solo avesse dato dei sintomi prodromici avrebbero potuto interrompere in tempo la trasmissione adducendo un qualsivoglia pretesto tecnico. Ma Luisa resistette egregiamente fino all’ultimo. Fino alla repentina capitolazione finale e questo non aveva dato modo di ...
    ... evitare che il suo palese orgasmo venisse diffuso via etere in tutto il Paese.
    
    Tra il trambusto generale, risate, urla, strepiti, reciproche accuse, insulti e sfottò di alunni e alunne ancora eccitate dalla visione dell’accaduto, Luisa, ripresasi dall’estasi, infervorata, si catapultò sotto la scrivania tentando di slegarsi e catturare il suo sporco, perverso, aguzzino, ma si accorse di non avere più legami attorno alle gambe e che Pampuri si era svicolato approfittando del trambusto generale, dal pannello, fissato blandamente e provvisoriamente, sul fronte della cattedra. Portandosi via ogni prova del proprio operato e, quindi, ogni giustificazione a Luisa.
    
    Restava solo quel suo messaggio scritto a penna, sul foglio dei suoi appunti, ormai sparpagliati per tutta l’aula dalla sua manata, prima, e dalla moltitudine di piedi, dopo, nel frenetico andirivieni post orgasmico di lei.
    
    Ma non fu mai trovato.
    
    Luisa, adesso, ha due figli. Fa l’agente di commercio per una ditta di cosmetica nel veronese. Ha dovuto cambiare nome, provincia, lavoro ed amici. Guadagna una miseria ed è insoddisfatta del proprio lavoro e del proprio marito.
    
    Pampuri la scopa regolarmente, clandestinamente, due volte alla settimana. 
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