1. In classe


    Data: 24/03/2024, Categorie: Etero Autore: Nepenthes, Fonte: Annunci69

    ... quando sentì la stessa corda passarle appena sopra un ginocchio e poi l’altro. Nonostante l’ansia, riuscì a mantenere la concentrazione sul proprio enunciato riuscendo a non fare trasparire assolutamente, sopra, nulla di quello che le stava capitando sotto la cattedra. Si chiedeva come mai quel delinquente volesse legarle le gambe come un salame. Sapeva per certo, però, che se voleva rovinarle la carriera, aveva scelto il momento maledettamente più adatto per farlo. Quindi decise di non dargliela per vinta, continuò con sorprendente impassibilità e si auto compiacque anche della sua forza d’animo. La prese come una sfida personale tra lei e il becero teppista, ignorante, di periferia.
    
    “Ti faccio vedere io di che pasta sono fatta!”, pensò, “Te la farò pagare cara! Molto cara!”. Ma non ebbe che il tempo di finire la sua considerazione che un brusco strattone, facendo leva su alcune piccole carrucole - che il meccanico delinquente aveva sapientemente collocato sulle gambe della scrivania - tese le corde ai lati, spalancando inevitabilmente la cosce della professoressa, la quale, sempre con la stessa naturalissima mossa di prima, vide che Pampuri, ora la stava osservando a pochi centimetri dalle proprie caste mutandine di cotone, bianche a fiorellini rossi. Cercò invano di serrare le gambe, ma non c’era assolutamente modo di farlo. Allora cercò di arretrare con la sedia, ma il tecno-bastardo aveva furbescamente provveduto ad ancorare, con le stesse funi, anche le gambe della ...
    ... sedia. Pensò comunque di non dargliela vinta. Cominciò a sentire il calore del suo fiato filtrare dalla sottile coltre dei suoi slip. Immaginò il resto. La rabbia la assalì, sentendosi completamente in balìa di quel porco maniaco, ma non poteva certo rovinare tutta la sua carriera per quel maiale. Cosa sarebbe successo se si fosse messa a gridare aiuto, davanti a milioni di telespettatori, funzionari, autorità istituzionali? Ma anche bambini. I suoi alunni?
    
    No, non l’avrebbe mai fatto. Tanto, cosa avrebbe mai potuto fare Pampuri là sotto di così grave da danneggiarla o da impedirle di portare a termine la cavalcata eroica della sua conferenza? Avrebbe potuto farle del male. Forse, quello sì. Ma confidò nel fatto che lui avesse considerato che la cosa avrebbe costituito un gravissimo reato che l’avrebbe rispedito direttamente al Beccaria. È un lavativo, un delinquente, ma non è scemo. Almeno ci sperò.
    
    Questo pensiero la tranquillizzò, almeno in parte, quanto bastava per farle continuare la sua lezione senza dare segni di inquietudine esteriormente apprezzabili.
    
    Sentì la bocca di lui appoggiarsi alla parete frontale delle sue mutandine, il calore farsi sempre più intenso. Poi un dito ne spostò improvvisamente un lembo verso sinistra, scoprendo completamente la sua intimità al cospetto del suo usurpatore. Luisa non riusciva a credere che le stava succedendo questo: “Guardala pure, sai che soddisfazione!” e continuò imperterrita.
    
    Finalmente si inoltrò nella fase finale ...
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