Elsa capitolo 4
Data: 13/03/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: lecap, Fonte: Annunci69
... cazzo di te, pensi mi importi qualcosa di loro?”
“Potrebbero seguirci”
“Dubito che con un camion a rimorchio possa competere con un quattromila di cilindrata. Però, se vogliono tentare, liberi di farlo” rispose ridacchiando.
“E’ stato un altro esame?” gli domandò timidamente Elsa.
Giorgio non le rispose, continuando a guidare.
Passati alcuni minuti, lei riprese a parlargli:
“Sono nuda e i vestiti che avevo sono rimasti nel parcheggio dell’area di sosta”
“Vuoi tornare a prenderli? Probabilmente i camionisti saranno felici di rivederti” rispose divertito.
“No. Però quando passiamo in qualche zona illuminata, dalle altre automobili, potrebbero vedermi”
“Nessun problema. Fai in modo di nasconderti” le rispose mentre si abbassava la cerniera zip dei calzoni. Immediatamente dopo, delicatamente ma con fermezza, appoggiandole una mano sulla spalla destra, fece in modo che si chinasse fino a porre il viso sopra il suo inguine.
Elsa si trovò il suo cazzo eretto davanti agli occhi, probabilmente eccitato per le sue precedenti performances esibizionistiche.
Ormai sapeva che ogni suo eventuale rifiuto avrebbe determinato il ...
... licenziamento di Roger. Rassegnata, dopo aver portato una mano sull’asta pulsante, dischiuse la bocca iniziando a fare ciò che l’uomo alla guida, si aspettava.
SECONDO GIORNO DI UBBIDIENZA
Giorgio la riportò da dove erano partiti la sera prima verso le quattro. Dopo essere entrata nella stanza che le era stata destinata, sprofondò nel sonno esausta da quelle prime ore da sottomessa.
Alle dieci del mattino, il silenzioso autista aprendo le persiane facendo irrompere la luce del sole, la svegliò scomparendo improvvisamente così come era apparso.
Approfittando del bagno esclusivo della stanza Elsa riuscì a lavarsi solo i denti, trovando a disposizione uno spazzolino da denti ancora sigillato nel cellophane e un tubetto di dentifricio. Si fece una doccia perciò, usando solo l’acqua.
Tornata in stanza, aprì l’armadio sperando di trovare l’abito indossato la sera prima, quando era giunta. Non lo vide e neppure vi trovò alcun indumento.
A parte le scarpe, era completamente nuda in una casa che non conosceva, ignorando persino chi e in quanti vi abitassero.
Si sedette sul letto finché, nuovamente, si aprì la porta.
.....
......
(CONTINUA)