1. Elsa capitolo 4


    Data: 13/03/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: lecap, Fonte: Annunci69

    ... esclusivamente per impartirle un ordine, prima di richiuderlo:
    
    “Riempi il secchio fino all'orlo e poi torna alla macchina.”
    
    Elsa ubbidì a malincuore. A ogni passo si rendeva conto che quella specie di gonna, per la su forma svasata, si alzava mostrando una parte generosa del suo culo. Le scarpe con tacco che indossava, inoltre, aumentavano l’esposizione delle chiappe.
    
    Aprì il rubinetto e dopo che l’acqua sfiorò il suo bordo, si accinse a tornare dal grande suv di Giorgio. Era un secchio molto capiente e perciò così pesante che dovette usare entrambe le mani per reggerlo. In questo modo, per reggerlo, dovette procedere mantenendolo davanti a se e conseguentemente assumere una posizione del busto piegata in avanti.
    
    Una voce inglese sconosciuta, la raggiunse improvvisamente alle sue spalle.
    
    “Che bel culo”
    
    Era un presumibile camionista che, in infradito e accappatoio, stava presumibilmente tornando alla cabina del suo camion, dopo aver fatto la doccia nei servizi dell’autogrill.
    
    Con le gote infiammate dalla vergogna, Elsa proseguì il faticoso percorso verso il suv mentre, altri due camionisti che stavano chiacchierando più distanti, vista la scena, si stavano avvicinando incuriositi.
    
    A differenza della marmaglia della video-chat, non le indirizzarono epiteti volgari. Era vestita, se di vestiti si poteva parlare, in modo volgare ma probabilmente l’avevano scambiata per qualche esibizionista di quelle che, a volte, si vedono nei parcheggi ...
    ... autostradali.
    
    Finalmente raggiunta l’auto, sperava che Giorgio la facesse risalire ma, purtroppo, ebbe la certezza che quella prova di ubbidienza era solo all'inizio.
    
    “Ora lava tutti i vetri della macchina”
    
    Il suv era di quelli molto imponenti tanto che era dotato di un predellino di cortesia per accedere all'abitacolo molto staccato da terra. Per poter arrivare a passare lo straccio zuppo d’acqua, Elsa dovette issarsi sugli enormi copertoni anteriori e distendersi notevolmente su parte del cofano.
    
    La sua posizione rialzata da terra e semi sdraiata per raggiungere il parabrezza del suv, impedirono al corto lembo della maglietta di trattenere il suo abbondante seno che oscillava, nudo e favoloso, alla vista dei tre uomini. Anche la minigonna svasata era tanto sollevata che lasciava interamente scoperto l’intero sedere mentre le cosce, non potendo essere tenute accostate per non perdere l’equilibrio, lasciavano anche la sua fica indifesa degli sguardi.
    
    Finto l’enorme vetro anteriore assieme ai finestrini laterali, fu la volta del portellone. Ormai c’erano quasi dieci autotrasportatori ad ammirarla, ma Elsa sperava che ormai la sua obbediente esibizione, fosse al termine.
    
    Una luce accecante la colpì. Erano i fari di un camion parcheggiato accanto al suv. L’uomo al volante, dopo aver assistito alla scena, stando seduto nell’abitacolo come se fosse stata una specie di tribuna, decise di intervenire.
    
    “Anche i miei vetri sono sporchi. Che ne dice se la signora lava anche i miei?” ...
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