1. Elsa capitolo 4


    Data: 13/03/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: lecap, Fonte: Annunci69

    ... Elsa di seguirlo.
    
    Uscirono usando l’ascensore e nuovamente nell’autorimessa, Giorgio le indicò silenziosamente un enorme suv.
    
    Mise in moto e si allontanò senza rivolgerle alcuna parola quasi che lei non esistesse.
    
    Solo dopo aver imboccato un’autostrada le fece una domanda:
    
    “In una scala da zero a dieci, quanto ci tieni a impedire il licenziamento del tuo amico?”
    
    La razionalità di Elsa diceva zero, la sua voce flebile rispose dieci.
    
    “A cosa pensavi servisse la video-chat?”
    
    “A dovermi umiliare davanti a quei maiali” rispose.
    
    “Sicura?”
    
    L’ultima domanda la lasciò interdetta.
    
    Dopo un silenzio infinito e mentre l’auto continuava a percorrere l’autostrada, la voce di Giorgio la stupì nuovamente.
    
    “Secondo te Vermeer è così idiota da dare in pasto, pur se solo visivamente, una bella donna come te e in suo potere, per giunta, a un branco di deficienti che si masturbano davanti a un monitor?”
    
    “Perché allora farmi esibire in rete e per giunta in Italia?”
    
    “Se fosse stata una videochat olandese, non avresti capito ciò che ti chiedevano.”
    
    “Suppongo che se fossero stati olandesi, avrebbero chiesto cose simili” obiettò Elsa.
    
    “I segaioli da monitor sono tutti uguali” concordò Giorgio, spiegando:
    
    “Tu devi essere ubbidiente sempre e a qualunque richiesta, in questi giorni. La videochat era solo una prova per accertare tu non ti rifiutassi un qualunque ordine. Non ti avrebbe fatta andare avanti appena tu avessi iniziato a ubbidire alle loro ...
    ... pretese.”
    
    “Detta così, il mio impegno di essere a completa disposizione, pare una farsa”
    
    “Non la è. Non è la è affatto. Per questo dopo stanotte, probabilmente il tuo impegno sarà sciolto e...”
    
    “E…?”
    
    “E anche quello relativo di Vermeer, riguardo la distruzione della lettera di licenziamento per il tuo amico”
    
    “Cosa devo fare?”
    
    “Tutto ciò che ti ordinerò io questa notte e ovviamente tutto quello che eventualmente ti ordinerà di fare il tuo padrone nei prossimi giorni.”
    
    La conversazione terminò repentinamente così come era iniziata. Era ovvio che l’uomo al volante, aveva voluto spiegare ma altrettanto certo era che di Elsa, e delle sorti di Roger, non gli importava nulla.
    
    L’auto rallentò e dopo che un freccia iniziò a lampeggiare, si diresse in una vasta area di sosta. Al primo bivio della corsia di decelerazione, invece di imboccare quella che portava al parcheggio delle auto davanti al bar e tavola calda oppure ai distributori di carburante, Giorgio prese la via che conduceva al parcheggio destinato gli autotreni.
    
    Si portò sul lato più estremo e parcheggiò una ventina di metri prima di piccolo punto di cortesia dove, accanto a una pompa per gli pneumatici degli autoarticolati, c’era un rubinetto.
    
    “Scendi e apri il portellone posteriore. Troverai un secchio e un panno.”
    
    Dopo aver eseguito la richiesta, Elsa ritornò accanto alla portiera dell’uomo in attesa che uscisse anche lui e che, invece, rimase seduto all’interno.
    
    Abbassò il finestrino ...
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