Elsa capitolo 4
Data: 13/03/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: lecap, Fonte: Annunci69
... loro potrebbe conoscermi e raccontare di avermi visto spogliare completamente, davanti a tutti” rispose Elsa singhiozzando.
“Non mi pare che sia stato concordato tu potessi obiettare a una qualche mia richiesta” dichiarò Vermeer.
Elsa non rispose.
“Alzati!” le ordinò Giorgio, con tono di voce deciso.
Titubante e impaurita, Elsa ubbidì alzandosi in piedi, ma nascondendosi il volto con le mani.
“Non ci siamo” commentò Vermeer.
“Non ci siamo per nulla” concordò l’altro che subito dopo, sconnesse il collegamento video. Lo schermo tutto bianco e la scomparsa della lucina rossa sulla web cam, tranquillizzarono momentaneamente Elsa.
“Non posso fidarmi che accetterà tutto, una volta che saremo in presenza di altri” sospirò Vermeer.
“Quindi?” gli domandò il suo amico.
“La farò riportare in albergo. Mi pareva di essere stato chiaro con lei. O accettava oppure no. Le vie di mezzo non mi piacciono. Faccio conto che non si sia presentata davanti all’albergo e lascerò che gli eventi proseguano”.
Quelle parole confermarono a Elsa che non avrebbe più dovuto sottostare ai voleri di Vermeer ma che, parallelamente, si sarebbe verificato il licenziamento di Roger.
La voce dell’odioso Giorgio che si rivolgeva all’altro, venne in un certo qual modo, in suo aiuto.
“Temi non sia affidabile neppure per il pranzo di domani?”
“Secondo te, la è?”
“Adesso no.” poi, dopo una pausa e aver consultato l’orologio, Giorgio riprese.
“Sono quasi le ventitré. ...
... Lasciamela per qualche ora; vedrò se potrai fidarti di lei, entro domattina”
L’altro annuì precisando: “Niente segni permanenti sul corpo”
A Elsa corse un brivido di terrore nell’ascoltare quella raccomandazione mentre, frugando in un borsone accanto a lui, lo strano individuo cercava qualcosa.
Presa una t-shirt molto ampia, la lanciò a Elsa affinché la infilasse. Quando Elsa l’ebbe addosso, le si avvicinò con un grande paio di forbici dalle punte arrotondate.
Dopo aver esaminato l‘indumento sul suo corpo, quasi un sarto, iniziò a tagliare la stoffa pochissimi centimetri sotto le areole del suo seno. In breve la maglietta diventò una specie di copri spalle che nascondeva appena il seno, lasciando scorgere la parte inferiore delle sue generose mammelle.
Tornato al suo borsone, estrasse un altro indumento. Era una microgonna ma che, contrariamente a quelle attillate che si vedono indossate da qualche ragazza sulle riviste patinate, era realizzata in modo che rimanesse molto scampanata.
In questo modo e al pari della poca stoffa rimasta alla t-shirt, una qualsiasi sua posizione diversa dallo stare totalmente eretta, avrebbe consentito di scorgere anche quel poco che i due pseudo capi di vestiario, riuscivano a nascondere.
Prima di indossare la gonna, Elsa fece il gesto di raccogliere le mutandine ma fu prontamente fermata da Giorgio.
“La gonna e la maglietta sono più che sufficienti”
Dopo aver fatto un gesto di saluto al suo ospite si allontanò, ordinando a ...