1. Elsa capitolo 4


    Data: 13/03/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: lecap, Fonte: Annunci69

    ... gli occhi bassi per la vergogna, portate le mani dietro alla schiena, iniziò a aprire la zip del suo vestito. Abbassate le spalline, lasciò scendere l’abito a terra rimanendo a seno nudo con le sole mutandine.
    
    Gli occhi di chi la stava guardando dai propri monitor della video chat si fecero più attenti. Molti spostarono la loro webcam più in basso, mostrandole le loro masturbazioni quasi che, quello spettacolo squallido e osceno, potesse eccitarla.
    
    “Slip” “Slip” “Slip” “SLIP” ripetevano gli ordini scritti dai suoi sordidi spettatori. Le risatine dei quattro giovanissimi, gli sguardi laidi dei molti anziani presenti, la stavano mortificando.
    
    Mentre il cuore impazziva nel suo petto per la vergogna, portate le mani al suo ultimo indumento, lo rimosse rimanendo completamente nuda.
    
    Sentiva fisicamente quegli sguardi sconosciuti, volgari e laidi percorrere la sua pelle. Dal viso fino alle cosce tornite e poi risalire, soffermandosi sulla fica completamente rasata, sul morbido ventre e poi, ancora, sul prosperoso e tonico seno. Era un oggetto esposto a disposizione di qualunque utente on line.
    
    “Togli il panno davanti a te” le ordinò Giorgio.
    
    Eseguita l’operazione, davanti a lei apparvero dei sex toys. Alcuni, pur non essendone mai stata incuriosita e tanto meno usati, le erano noti: vibratori di tutte le fogge e grandezze; palline in fila trattenute da una cordicella; plug di ogni forma e dimensione, alcuni dei quali terminavano con una coda di pelliccia. Un paio ...
    ... di manette, una frusta che ricordava quelle dei fantini, la forma di una mano con le dita raggruppate tra loro al vertice, a formare una specie di cono. Dei collari e anche una specie di morso con una pallina. L’unica cosa che si discostava da quei giochi erotici era uno schizzetto in gomma. Il classico presidio farmaceutico a sfera che termina da una parte con una cannula. Lo aveva usato molti anni prima per i suoi figli per far loro un clistere le volte che non riuscivano a andar di corpo.
    
    “Sentiamo dalla viva voce dei tuoi fans, cosa potresti fare per loro” annunciò la voce di Giorgio mentre, con un comando sul computer, apriva l’audio dei microfoni della laida platea.
    
    “Apriti il culo con il divaricatore a forma di mano”. “Fai vedere che godi come una porca col vibratore”. “Sei una maiala da scopare in tutti i modi” “Fatti il clistere, voglio vedere che caghi in diretta”. “Dimmi dove abiti, voglio venire a scoparti come si deve”.
    
    Non furono i commenti volgari e gli squallidi epiteti rivoltole e neppure l’invito a masturbarsi o a indossare questo o quel plug a impressionarla, ma il fatto che parlassero in italiano.
    
    Colma di vergogna e terrorizzata che fra i collegati ci potesse essere qualcuno che la conosceva di persona, si accovacciò immediatamente al riparo del tavolo, coprendosi il volto.
    
    “Cosa stai facendo?” le domandò Vermeer, mentre le voci volgari iniziavano a protestare per essersi nascosta ai loro occhi.
    
    “E’ una video chat italiana. Qualcuno di ...
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