1. Il cognome del padre 3


    Data: 18/02/2024, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... totalmente nel piacere di vivere una giornata da ragazzo innamorato della sua bella.
    
    Uscirono abbracciati dal locale e sentivano di percorrere una strada maestra che poteva essere piena di promesse, di gioia, di felicità; a Lory sembrava di galleggiare in un sogno; alla sua età, si vergognava un poco di tanta felicità, ma non riusciva a cancellare l’ansia di tornare in casa di Marco e di fare ancora una volta l’amore con l’entusiasmo, con la passione, con la lussuria con cui l’aveva fatto per tutta la notte; in un canto, l’idea che potessero essere i soli giorni per loro la spingeva a volere tutto.
    
    Si sdraiarono per rilassarsi; l’intento sarebbe stato anche dormire un po’; ma Lory si piantò immediatamente, in reggiseno e slip, con le natiche puntute contro il ventre; sapeva, e forse voleva, che lui non poteva resistere alla provocazione del suo didietro armonioso; dopo poco, sentì l’asta rizzarsi; sculettò un poco per favorire la penetrazione nonostante lo slip; lui la prese per i fianchi e, con movimenti acrobatici, la sistemò carponi su letto.
    
    La penetrazione a pecorina si rivelò per lei di una lussuria infinita; le dispiaceva non poterlo guardare in faccia o baciarlo; ma uno specchio opportunamente collocato sull’armadio le consentì quanto meno di vedere la mazza che penetrava in vagina; anche nel viso di lui era leggibile tutta la lussuria che la copula gli provocava; quando le sussurrò un ‘ti amo’ appena percepibile, lei si sentì il cuore scoppiare di gioia e, ...
    ... mentre esplodeva nell’orgasmo, glielo urlò a piena gola.
    
    Crollarono esausti e si rilassarono; neppure si preoccupò di andare a lavarsi e sentì lo sperma scivolare fuori dalla vagina sul letto; ebbe un istintivo moto di pudore, ma lui la rassicurò che la donna delle pulizie era abituata a certe situazioni; se avessero continuato a fare l’amore su quel letto, lei pensò, avrebbe fatto in modo da non sporcare così tanto; si assopì su questo pensiero di brava massaia, ma anche perché sentì che lui si appisolava col ventre piantato sul fondoschiena; c’era amore, in quel gesto.
    
    Fecero ancora l’amore, nel corso del pomeriggio, e lei volle assaggiare il gusto della sua mascolinità in gola, praticandogli una fellazione da enciclopedia, che mandò Marco alle stelle; mai aveva provato tanta gioia insieme alla libidine ed alla goduria; quando si risvegliarono del tutto ed era ora di decidere per la cena, lei gli chiese se voleva scavare in congelatore per cercare due bistecche; agire da massaia le dava la sensazione di essere padrona della casa.
    
    Marco però aveva le idee più chiare, le chiese di vestirsi a puntino per andare a cena in un posto elegante; prima, però, sarebbero passati da casa sua perché potesse prelevare la sua ‘divisa’ da segretaria e quanto di personale le potesse essere necessario per la notte; l’indomani mattina sarebbero andati insieme al lavoro.
    
    “Intendi dire che vorresti mi fermassi qui per qualche giorno?”
    
    “Io credo che ormai sia tempo di sperimentare ...