Il cognome del padre 3
Data: 18/02/2024,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... consumavi come un cero per la tua ex e per una figlia che non esisteva più per te? Come potevo azzardarmi a dirti che avrei dato la vita per vederti sereno?”
“Esattamente come lo stai dicendo adesso; mi avresti risparmiato un calvario; ma adesso mi fai recuperare il tempo perduto a giocare a rimpiattino, io coi miei e tu coi tuoi sentimenti; la mia segretaria, la depositaria di tutti i miei segreti davvero non ha mai colto quanto mi fosse necessaria, non solo preziosa sul lavoro, ma cara, amata, nella vita?”
“Non riuscivo ad accettare di credere che il mio sogno fosse davvero a qualche metro da me; avevo paura di un rifiuto e di un trasferimento che mi avrebbe impedito di adorarti, di vivere tutti i tuoi momenti … “
“Ragazzi, mi sa che sono di troppo. Perché non vi cercate un angolo dove confessarvi? Ne avete un bisogno maledetto; non solo tu, che so quanto sei innamorata; ma anche lui, che muore per te, stupida che non hai cercato di concupirlo.”
Salutarono Emilia e si allontanarono insieme; prima di montare in auto, Marco non resse alla voglia e la abbracciò con foga; lei gli strinse contro il seno palpitante e il ventre morbido; il fallo reagì con un’erezione mai provata e lei si agitò per appoggiarlo bene tra le cosce; mentre divorava le sue labbra nella bocca avida di desiderio, gli sussurrava languidamente smozzicati sì e un ‘ti amo’ quasi sofferto; lui le accarezzava la schiena limpida fino alla curva delle natiche che sentiva deliziosa.
Stettero così, ...
... stretti, in piedi accanto all’auto, scambiandosi dieci anni di amore represso, una vita vissuta fianco a fianco, un desiderio nascosto a tutti, anche a se stessi, per timore di sbagliare; Marco si staccò a forza, respingendo anche l’esaltazione che il confronto con la recentissima delusione accentuava, e le chiese se avesse già in animo dove andare a isolarsi per godersi l’esplosione d’amore che vivevano con la gioia infantile della scoperta.
Loredana gli disse che a casa sua non era consigliabile, abitava porta a porta coi genitori e le pareti sottili lasciavano passare anche i sussurri più attenti; lui le chiese se casa sua poteva andare bene, anche se era stata l’alcova di tanti amori da una botta e via; provocatoriamente, la ragazza gli chiese se poteva illudersi che sarebbe stata la loro casa almeno per qualche tempo.
“Lory, anche per tutta la vita, se riesci a reggere il peso dei miei ricordi, dei rimpianti e del dolore che mi porto dentro.”
“Marco, è da dieci anni che condivido le tue pene; non sono crollata, anzi sono riuscita e rimanere tetragona accanto a te anche quando mi sentivo morire e ti vedevo quasi in fin di vita; io ti voglio con tutte le mie forze; finché ti riuscirà di stare con me, non avrò bisogno di altro; quando deciderai di lasciarmi, farò in modo di avere un figlio da te e sarà l’eternità del mio amore. Se aspetti che io ti lasci per un qualsiasi motivo, preparati a fare concorrenza a Matusalemme.”
“Possiamo smetterla di beccarci e dirci ...