1. Il cognome del padre 3


    Data: 18/02/2024, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... Perugia come Ginevra Bianchi; Loredana gli disse fuori dai denti che una bambina minimamente intelligente avrebbe posto un milione di domande alla madre, quando si fosse resa conto dell’anomalia rispetto agli altri alunni; più ancora, questo valeva per gli studi liceali e per il corso universitario; Ginevra non era una stupida.
    
    Come lui si era preoccupato di individuarla, di seguirla e di aiutarla, sarebbe stato per lo meno ipotizzabile che la ragazza avesse fatto altrettanto; da questo dato, convinta che, quando si erano incontrati, Ginevra sapesse esattamente lui chi era, le era sorto il dubbio che agisse per eccessivo amore materno, dimenticando il dolore che Marco aveva sofferto; nell’ipotesi peggiore, si era resa complice delle trappole di sua madre per fare del male al marito reprobo.
    
    Nonostante l’amarezza che Marco manifestava, Loredana, chiedendogli mille volte scusa per avere interferito, gli confessò che aveva perfidamente raccolto i bicchieri usati nell’ufficio ed aveva commissionato dei test del DNA, da cui risultava in tutta evidenza che Ginevra non era figlia di Marco ma di Massimo; piangeva la povera Loredana, di fronte al cambio di colore del viso di lui a mano a mano che lei portava alla luce le scoperte.
    
    La tesi più buonista era che Ginevra fosse all’oscuro delle trame e che avesse agito per eccessivo amore alla madre; questo però, non impediva di giudicarla una furfante che si era impossessata di una parte del patrimonio dell’ex marito di sua ...
    ... madre, attualmente il suo peggiore nemico e il bersaglio privilegiato, per consentire di mandare a compimento una vendetta terribile, quella di recare il massimo danno all’uomo che aveva massacrato.
    
    In una visione peggiore, Ginevra poteva essere in malafede, aveva agito da complice cosciente di sua madre e stava portando a termine una truffa colossale ad un uomo per il quale condivideva l’odio di sua madre; c’era, evidentemente, anche nella loro perversa perfidia, una ingenuità terribile, perché tutti gli atti e le donazioni recenti erano stati fatti a favore di Ginevra Locatelli, una persona che non esisteva, legalmente perché la madre aveva cambiato il cognome, fattivamente per il diverso DNA.
    
    Marco stava male, alle notizie che lo ferivano direttamente e cruentamente; ma non poteva dissentire dall’elaborazione della sua più fidata collaboratrice, prima ancora che la donna che sentiva di amare; se le notizie erano vere, la montatura era gigantesca e richiedeva interventi duri e immediati; innanzitutto asciugò a baci le lacrime di Loredana che soffriva mentre chiariva; poi le chiese di mettere in un angolo quelle cose.
    
    Era domenica ed avevano davanti a loro una giornata, e soprattutto una nottata, da vivere da innamorati, da amici e, come aveva dimostrato in quel momento, da collaboratori fedeli, sinceri e sicuri; le notizie che gli aveva fornito gli aprivano gli occhi che erano stai offuscati da un affetto troppo presto dichiarato e fatto diventare leva di scelte buone ...
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