Il cognome del padre 3
Data: 18/02/2024,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... brevi; non scherzava quando le diceva che voleva sposarla e avere un figlio, possibilmente; per cominciare, imparasse a scegliere come dormire nel letto con lui; Loredana si accoccolò in posizione fetale e puntò contro il ventre le natiche appuntite; lui si sentì eccitato e osservò che, in quel modo, rischiavano di copulare tutta la notte; lei scherzosamente commentò che il suo obiettivo era proprio quello.
Effettivamente, riuscirono anche a prendere sonno, a sprazzi; ma più frequentemente lui sentiva il fallo indurirsi fra le natiche, la punta scivolare verso la vagina e, guidandolo con la mano, la penetrava; quando sfiorava con la punta l’ano stretto e grinzoso, sentiva il desiderio di violarlo, perché aveva capito che era ancora vergine; ma si frenava e rinviava la copula anale al momento in cui, in piena coscienza, lo avessero deciso.
Ma le penetrazioni in vagina non le contò più e, ogni volta, lei usciva dal torpore in cui era caduta e si faceva possedere con infinito piacere; altre volte, era lei ad allungare una mano fra le cosce, fino alle natiche, e masturbava il fallo finché le riusciva di infilarlo in vagina; lui ebbe tre orgasmi nella notte; lei ne perse il conto; si svegliarono quasi insieme intorno alle sette e lei filò in bagno dove impiegò poco a trovare tutto quello che le necessitava ed attrezzarsi per farlo essere il ‘suo’ bagno.
Lu si alzò che lei era sotto la doccia; si fermò a guardarla, quasi volesse confermare a se stesso che quella era la ...
... donna che amava e che avrebbe amato; la baciò delicatamente quando lei uscì con un accappatoio appena tolto dalla protezione di plastica del magazzino; era della sua misura; entrò anche lui sotto il getto e si godette il piacere dell’acqua che gli scorreva addosso e lo liberava dalle scorie della notte e dalle dolci fatiche di un amore prezioso.
In cucina, Loredana aveva trovato dei cornetti in congelatore; abilmente li aveva fatti rinvenire in microonde e stava apparecchiando la colazione per due, con il garbo della donna di casa, con l’eleganza dell’innamorata, con la dolcezza di chi vive la quotidianità con allegria; le fece osservare che era solito fare colazione al bar; lei gli obiettò che, fin quando dormivano insieme, preparare la colazione era per lei uno dei tanti gesti d’amore; lo faceva talvolta anche in ufficio; la baciò con affetto.
Mentre facevano colazione bevendo alla stessa tazza e scambiandosi bocconcini di dolce direttamente dalle labbra, con giovanile entusiasmo amoroso, Loredana lo avvertì che sentiva il dovere, tutto professionale chiarì, di esporgli qualche dubbio che le era sorto su tutta la vicenda; il punto di partenza era la perplessità che nasceva in lui dalla premura con cui Ginevra lo spingeva in braccio a sua madre, della quale non poteva ignorare i costumi sessuali perversi.
Riflettendo sulla vita della ragazza, trovava assurdo che una bambina di dieci anni, partita come Ginevra Locatelli da Milano, fosse iscritta alla scuola media di ...