Un mondo inesplorato - 6. la vita continua - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 6. la vita continua

... tutte le contraddittorie sensazione della giornata, Laura rispose alla sua domanda di prima:

“Ma, diciamo che ho avuto una giornata impegnativa, anche se molto rilassante. Ti saluta Marco, è passato da me questa mattina. Ma forse questo lo sapevi già, no?”

Quell’ultima domanda e il sorriso di sfida con cui era stata posta colpirono Giulio come una stilettata sul viso.

“No, non lo sapevo, perché? Cioè, si, gli avevo detto io che ritenevo potesse passarti a salutare. Mi era sembrata una cosa gentile. Ho fatto male?”

“No, Giulio, hai fatto benissimo, bisogna sempre essere gentili. E comunque non sono stata da meno: anche io sono stata gentile con lui. Mooolto gentile …”

Laura non sapeva dove l’avrebbe portata quella conversazione, ma non resisteva a quella piccola vendetta nei confronti del marito. Le piaceva immensamente vedere lo smarrimento nei suoi occhi e il sorriso un po’ scemo di prima farsi sempre più forzato. Gli stava facendo pagare la libertà che si era preso mettendola di fronte ad una tentazione difficilmente resistibile e, pur non sapendo lei stessa come gestire quella situazione, non riusciva a fermarsi.

Poi, tutto a un tratto, la sua sicurezza crollò miseramente. Si rese conto che, qualunque fosse stata la colpa iniziale di suo marito nel cominciare quel gioco, era stata lei a farlo diventare qualcosa di maledettamente più serio. Era stata lei a fare prendere possesso del suo corpo a quell’uomo, a farsi fare tutto quello che lui aveva voluto, ...

... donandoglisi completamente e senza limiti. Che diritto aveva ora di prendersi gioco di Giulio? Per non dire che ancora non poteva sapere che conseguenze avrebbe avuto l’accaduto sul loro matrimonio, sulla loro famiglia, sul loro futuro.

Questa consapevolezza causò in lei un immediato cambio di registro. Con l’espressione del volto più dolce e conciliante che conosceva gli disse, quindi:

“Che facciamo, saliamo in camera? Dobbiamo fare presto, sapete che qui si cena all’orario in cui noi normalmente cominciamo a ritirarci a casa? Bambini, dovete fare velocemente la doccia dopo la giornata fuori, poi la fate fare a papà e poi tutti a mangiare. Sapete che questa sera nel paesino in fondo alla valle si organizza una festa con canzoni e balli? Che dici, Giulio, ci andiamo?”

Giulio, dopo essere rimasto gelato dalla perfida allusione della moglie alla particolare gentilezza avuta nei confronti di Marco, si riprese velocemente, rassicurato dalla serenità e allegria che Laura mostrava.

“Va bene, andiamo, cena e balli con i montanari. Ma non possono andare i bambini e noi rimaniamo qui? Sapete, ragazzi, io e mamma abbiamo un po’ di cose di cui parlare, credo”. Ovviamente sapeva che era impossibile, ma Laura, essendo ormai giunti in camera, approfittò di quell’allusione per comunicargli la determinazione che, proprio quando li aveva visti rientrare, aveva istantaneamente preso. Mentre i bambini si cominciavano a spogliare per infilarsi sotto la stessa doccia che poche ore prima ...