Un mondo inesplorato - 6. la vita continua - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 6. la vita continua

... sorriso un po’ ebete: “Ciao, Laura. Come è andata la tua giornata? Noi ci siamo divertiti molto, credo che i bambini ti vorranno raccontare per ore le cose che abbiamo fatto e visto”.

In realtà la giornata di Giulio non era stata facile per niente. L’organizzazione della gita era stata perfetta, consentendogli di occuparsi pochissimo dei figli, costantemente impegnati in attività che non richiedevano la sua assistenza. Questo gli aveva dato la possibilità di pensare alla moglie senza distrazioni. Già da quando il loro autobus era partito aveva avuto modo di ripensare a quello che aveva detto a Marco. Sarebbe davvero andato dalla moglie, in camera? E lei, come avrebbe reagito? Si sarebbe sentita autorizzata a lasciarsi andare con lui? Che fosse attratta da lui era evidente e, onestamente, sarebbe stato strano il contrario. E Marco? Anche lui mostrava un certo interesse nei confronti di lei, rendendo la situazione decisamente pericolosa. Giulio sapeva anche di essersi lasciato andare a commenti e affermazioni che ben potevano indurre Laura a cedere alle eventuali lusinghe di quell’uomo. Ma fino a che punto si sarebbe spinta?

Mentre l’autobus arrancava tra le curve della strada di montagna, Giulio non riusciva a levarsi dalla mente l’immagine della moglie nuda davanti a Marco. La rivedeva dentro la sauna, ma poi l’immagine si confondeva e si spostava dentro la loro camera, sul loro letto, dentro la doccia. Sentiva le viscere contrarsi a quel pensiero, la gelosia e la ...

... paura impossessarsi di lui, ma, non poteva negare, sentiva anche altri movimenti. Quel pensiero, infatti, lo eccitava enormemente, costringendolo a muoversi sul sedile per dare modo al suo sesso, sempre più rigido e gonfio, di risistemarsi sotto i pantaloni.

Non sapeva se desiderare che accadesse qualcosa tra loro o se temerlo.

Decise che, non potendo fare niente in quel momento per cambiare il corso degli eventi, fosse meglio godersi l’aspetto più piacevole e coinvolgente della sua fantasia, mettendo da parte la gelosia e la preoccupazione.

Cominciò quindi ad immaginare situazioni sempre più scabrose, a vedere la moglie nuda che godeva senza ritegno mentre Marco la scopava in tutte le posizioni che la sua mente contorta riusciva a elaborare.

Quei pensieri lo accompagnarono per un bel tratto di strada, ma poi quel gioco si ritorse contro di lui e tornarono a prevalere la preoccupazione e l’ansia. Le voleva telefonare, sentire la sua voce, accertarsi che tutto fosse tranquillo. E se invece li avesse trovati insieme? Laura sarebbe stata costretta a mentirgli, a nascondergli tutto. No, non poteva rischiare che accadesse, piuttosto era meglio non creare le condizioni perché ciò avvenisse.

E quindi non la chiamò.

E, per tutta la giornata, continuò a muoversi su quelle montagne russe che lo conducevano senza soluzione di continuità dalle vette dell’eccitazione e del desiderio agli abissi profondi dello sgomento e del terrore.

Mentre ripercorreva in pochi istanti ...