1. La Caduta. Atto Secondo. Dei dubbi di Proximo Lario e di Aristarda Nera.


    Data: 22/01/2024, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... potenti.-, un sorriso lieto illuminò il suo viso.
    
    -Proximo Lario, veramente tu hai espresso degnamente i miei dubbi e quelli dei miei consiglieri.-, Aristarda si avvicinò di un passo. Meno di un metro ora separava l’Imperatrix dal Legato. L’uomo si accorse di essere nervoso, il cuore gli batteva forsennatamente.Si accorse che era eccitato. La vicinanza di quella donna stupenda e potentissima gli intorbidiva il sangue.-Invero, sei un uomo particolarmente devoto e capace. Un bell’uomo e ciò è solo l’ultima di tante grazie che gli Dei ti hanno accordato. Sfortuna che gli Dei non t’abbiano mai concesso una degna compagna, forse misericordiosi e consapevoli della doppia faccia dell’amore.-, disse la donna.-Io… ringrazio, mia signora.-, mormorò lui chinando il capo sinceramente confuso da quelle frasi. Non si sentiva benedetto, almeno non più d’ogni altro uomo.-Tanta umiltà e tanta modestia non ti servono, Proximo. Hai da tempo suscitato la mia attenzione e la mia curiosità.-, disse Aristarda, avvicinandosi ancora. Le punte dei suoi seni, liberi sotto la tunica, sfioravano il petto di Proximo.-Baciami, Legato. Ti voglio per me in questa notte placida.-, mormorò lei.-Mia signora…-, sussurrò il Legato.-Nessuna signora, Proximo. Nessun’Imperatrix. Solo una donna.-, lo interruppe lei.-Io… sono onorato mia signora, ma…-, iniziò Proximo Lario.-Ma ritieni che questo cambierà le cose? Che sia un mio stratagemma, volto a seppellire le tue angosce e i tuoi dubbi sotto le mie carezze e i ...
    ... miei baci?-, chiese lei, più curiosa che irata, nonostante si vedesse un accenno di offesa.-No… io… non so se sarò all’altezza…-, sussurrò lui. L’Imperatrix sorrise.-Sarai più che all’altezza, Legato. Ora taci.-, sibilò baciandolo.Proximo rimase colpito. L’Imperatrix si avvinghiò a lui come una liana, baciandolo con maestria e piacere. Si sentì inturgidirsi, il desiderio montante, il cuore che batteva forte.Il bacio terminò. Aristarda lo fissò.-Vera, mia guardia, sarebbe ingiusto per me negarti il degno premio alla tua lealtà. Invero non ti è nuovo l’amore con un uomo, dico bene?-, chiese.-No, mia signora. Le virilità maschili mi sono note.-, disse la bionda con un sorriso.-E anche le grazie femminili che non siano le tue?-, chiese di nuovo Aristarda.-Mia signora… voi mi onorereste. Sarebbe per me un piacere…-, sussurrò la guerriera.-Chiama il cambio della guardia, poi ridirigiti qui. Senz’armi e armatura. Il nostro legato possiede tutte le armi che ci serviranno in questa notte stupenda.-, mormorò la sorella di Septimo Nero. Proximo rimase colpito, la bocca era divenuta secca.Entrambe? L’Imperatrix e Vera sarebbero state sue? Non osò proferire parola.Notò che la bionda era uscita dalle stanze.-Ci metterà qualche tempo. Intanto…-, Aristarda suonò un campanellino. Accorse un domestico. Lei gli ordinò di portare una caraffa di vino e tre calici.Il domestico sparì e tornò pochi istanti dopo durante i quali Aristarda si sedette sul letto e chiese a Proximo di fare lo stesso. Il ...
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