La Caduta. Atto Secondo. Dei dubbi di Proximo Lario e di Aristarda Nera.
Data: 22/01/2024,
Categorie:
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... Legato era sicurissimo che la sua eccitazione fosse ormai evidente per la donna.-Proximo, è passato tanto tempo dalla tua ultima copula da averti fatto dimenticare finanche i più elementari rudimenti del sesso?-, chiese la regnante.-Invero no, mia signora. Troverei solo ingiusto iniziare senza Vera, posto che si ripresenti realmente. Mi è parsa vagamente titubante.-, ammise il Legato.-Vera Nemlia è da tempo capo della mia guardia. Fidati, si presenterà.-, disse Aristarda. Proximo si domandò quanto realmente l’Imperatrix conoscesse quella guerriera.
Ci aveva già fatto sesso? Probabile. Ma decise di non indagare, non sarebbe stato dignitoso e rispettoso nei confronti di entrambe le donne.
Aristarda deviò abilmente la conversazione sulla poesia e la musica, evidentemente decisa ad attendere il ritorno di Vera. Stava mostrando una notevole forza di volontà e Proximo non poteva che lodarla per questo. Discussero delle poesie di Salustio Virgilius, dei canti composti da Merea Venace e da suo marito Justus Venace.Quando Vera arrivò, Proximo notò che vestiva una toga corta, una versione più impudica della comune toga nota come Chiton.La bionda era decisamente bella sebbene non all’altezza di Aristarda.Si avvicinò al duo con aria titubante, anche se Proximo poté percepire l’eccitazione della giovane al pari di quella di Aristarda. Sorrise. Vera lo ignorò, fissando Aristarda.L’Imperatrix si alzò. Annullò la distanza tra lei e la bionda e la baciò.Per nulla refrattaria o schifata, ...
... Vera lasciò fare, lasciando che la mano sinistra di Aristarda le palpasse le natiche dopo averle accarezzato la schiena. Proximo vide la lingua dell’Imperatrix dardeggiare nella bocca di Vera. Le due donne si staccarono. Vera ansimava piano, bramosa ed eccitata. Ad Aristarda Nera invece gli occhi brillavano di una luce languida. Quando si volse verso Proximo Lario, questi si sentì soggiogato da tale sguardo magnetico, da tanta bramosia. Sorrise senza accorgersene.-Vieni qui.-, sussurrò la donna. Lui si alzò. Si sentiva d’acciaio. Avanzò sino alle due donne e lasciò che fosse l’Imperatrix a baciarlo languidamente, poggiandoli una mano sul sesso attraverso la toga.-Lieta che il Dio dell’Amore ti abbia degnamente benedetto.-, mormorò Aristarda mentre gli baciava il collo. Come in un sogno, Proximo sentì le mani di Vera sulle spalle e sul petto. La guerriera si dedicava a baciare l’Imperatrix mentre esplorava il corpo del Legato.-Gustiamo il vino prima di darci al piacere del sesso.-, propose Proximo con un sorriso.Aristarda annuì e versò il vino nei tre calici, infrangendo il codice che voleva che fosse l’ospite di rango inferiore a farlo. Proximo prese il suo.-Al godimento e alla vita, che gli Dei non hanno voluto né troppo breve, né troppo lunga affinché il primo non fosse dalla seconda turbato, né la seconda dal primo dominata.-, la frase, peraltro antica, proveniva da un’opera di Ilario Maximilio, famoso filosofo e sommo poeta. Il fatto che Aristarda lo conoscesse non stupì ...