La Caduta. Atto Secondo. Dei dubbi di Proximo Lario e di Aristarda Nera.
Data: 22/01/2024,
Categorie:
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... capelli biondi, di nome Vera Nemlia. Una bella giovane e decisamente conscia dell’estrema importanza del suo compito. Era stata lei a respingere i due assassini che Septimo aveva mandato alla sorella. Ed era stata sempre lei a riportare le teste dei sicari morti a Septimo, sotto una bandiera di tregua e la dichiarazione che non ci sarebbe stata pietà o tregua sino alla morte di uno dei due fratelli. Una donna d’acciaio. Lario la conosceva davvero poco, quasi solo per fama, ma abbastanza da rispettarla com’era giusto che fosse.-L’Imperatrix è nelle stanze private. Suppongo lei sappia dove siano, corretto?-, chiese Vera con tono pacato e senza tradire emozione alcuna. Proximo annuì.-Mi permetta di annunciarla.-, disse la donna. Lo precedette lungo i corridoio del Praetorium fino a raggiungere le stanze di Aristarda. Decisamente umile, l’Imperatrix non aveva preteso decorazioni eccessive e il suo letto era modico il giusto. Un piccolo altare dedicato agli avi e alla Dea Madre capeggiavano in un angolo. Per il resto, le stanze della sorella e oppositrice principale di Septimo Nero erano stranamente sobrie.L’Imperatrix osservava Madridia dal balcone annesso. Si voltò.-Mia signora. Il Legato Lario Proximo.-, disse Vera Nemlia. S’inchinò, subito imitata dall’uomo. Aristarda si voltò.Non dimostrava la sua età: quarant’anni portati come se fossero stati appena trenta, forse anche meno. Il fisico era tonico, pur conservando la femminea bellezza e la carnagione ambrata tipica delle ...
... discendenti delle Amazzoni del Kelreas. I seni erano discretamente pieni e le natiche ferme. Il viso era appuntito, affilato come quello del fratello ma gli occhi erano neri e neri erano i capelli che scendevano lunghi sino a metà schiena.Nata dal primo matrimonio di Antonio Nero, Aristarda aveva sempre dimostrato una notevole maturità e un orgoglio che talvolta le impediva di adottare strategie a suo dire eccessivamente umilianti. Un connubio esplosivo. L’intelligenza e l’umiltà pubblicamente dimostrare l’avevano resa la candidata ideale al trono imperiale.Frustrata questa prospettiva, Aristarda Nera aveva scelto l’esilio, mostrando l’orgoglio che purtroppo pareva tipico della sua schiatta.-Alzati, Proximo. Non si addice a un eroe di umiliarsi tanto. Non temere Vera, il Legato non attenterà alla mia vita. Rilassati pure.-, il sorriso di Aristarda era contagioso e lo stesso Proximo Lario si dovette costringere a restare serio.-Mia Imperatrix. Giungo dai Castra Hospitalis di Madridia.-, iniziò.-Ho saputo.-, rispose lei con un cenno del capo, -Molti dei nostri sono feriti e anche i prigionieri. Rufio e i suoi uomini hanno combattuto con sommo impegno e onore. Degni di essere ricordati anche nella sconfitta.-, disse. Si avvicinò all’altare degli Avi. Versato un bicchiere di vino lo consacrò ai caduti, ve lo depose con una supplica alla Dea.-Mia signora, so che voi sicuramente non vorreste, ma debbo insistere: questa guerra sta dissanguando l’Impero. Solo i barbari esterni ne ...