La Caduta. Atto Quinto. Della Battaglia di Brixiate.
Data: 05/01/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... Se fossero riusciti a sfondare, forse Brixiate avrebbe cambiato bandiera. Forse.
-Stanno venendo giù con tutto quello che hanno!-, esclamò Ethelus. Alla testa dei suoi uomini sparava sui lealisti. Era ben conscio che sarebbe potuta essere l’utlima battaglia della sua vita. E fu allora che il cielo si oscurò.
Proximo Lario aveva visto molte cose. Ma mai aveva immaginato di vedere una cosa simile. La piana davanti Brixate misurava ben centoventi chilometri ed era ingombra di corpi e rottami. Lui e i suoi uomini stavano avanzando per l’attacco finale quando la videro. Una flotta di velivoli. A migliaia. Mezzi da attacco al suolo. VTOL espressamente preparati per quella fase. Proximo sentì il cuore mancare un battito. Era finita. -Soldati di Aristarda Nera! Io sono Septimo Nero, l’Imperator contro cui vi siete ribellati. Concederò a ognuno di voi di andarsene libero se l’uomo noto come Proximo Lario si consegnerà a me disarmato e di sua volontà.-, la voce dell’Imperator, del maledetto bastardo, propagata dagli altoparlanti Vox riempì la piana. Proximo intuì. Capì come sarebbe finita. Se si fosse consegnato, Aristarda avrebbe ancora avuto diverse truppe. Ma senza di lui… Gli altri generali di Aristarda erano poco dotati, mediocri nel migliore dei casi, arrivisti senza spina dorsale nel peggiore. La ribellione di Aristarda Nera avrebbe perso molto, molto più che un’armata. Quell’intera battaglia era volta a un solo scopo: mettere fuori causa lui. E lui, povero idiota, non ...
... aveva compreso. Non aveva capito. I suoi uomini erano morti sul terreno davanti Brixate per quello. E sarebbero morti sino all’ultimo se non si fosse consegnato. Ma consegnandosi, Aristarda Nera non avrebbe più avuto un generale degno del nome. -Septimo! Che ti inghiottano gli Inferi!-, ringhiò una voce dai suoi soldati. Proximo sorrise appena. Un sorriso molto breve. Si rivolse agli aiutanti di campo. -Aiutatemi a togliermi l’armatura.-, disse. -Signore, non vorrà davvero…-, la domanda morì in gola alla giovane. -Non ho scelta, Nefia. Se resistiamo ci annienteranno, e Aristarda non può perdere quattro legioni. Non ho scelta.-, disse lui. Si liberò della corazza gettandola a terra. -Datemi la frequenza di quel bastardo.-, ordinò. -Signore. Non lo faccia. Siamo pronti a morire.-, disse un legionario. -Sì. Lo so. Ma la vostra morte qui non servirà a nulla se non ad allietare un tiranno.-, rispose Proximo Lario. Si tolse l’elmo slacciando il sottogola con movimenti rapidi. -Septimo! Sono Proximo. Mi consegnerò a te ma esigo che le mie forze possano ripiegare e che non venga sparato contro di loro alcun colpo.-, disse. -Proximo, qui Serena Prima. L’Imperator ha delegato a me il compito di accettare la tua resa.-, disse, -I tuoi uomini possono ripiegare. Ti do la mia parola che non saranno attaccati.-. -Il tuo Imperator cosa ne pensa?-, chiese il Legato. -Non ha possibilità di opporsi.-, rispose Serena. Proximo si domandò cosa volesse dire quella frase. Infine decise. -Iniziate a ...