1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (19)


    Data: 19/08/2018, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... coprire le tette per metà ma lasciando in bella mostra l’incavo tra le due tette.
    
    Il cuore mi batteva,Mia mi attirava non solo sessualmente ma sentivo di essere ancora innamorato di lei.
    
    Un collare metallico chiuso, forse saldato con un anello come quelli a cui si aggancia un guinzaglio era il marchio della sua attuale condizione di sottomessa. Ma era evidente che qualcosa era irrimediabilmente cambiato. Della signora per bene, della seria professoressa che qualche giorno prima era scesa dall’aereo sottobraccio a me, vestita elegantemente, non era restato più niente: in quella tenuta indecorosamente ridotta, in quel locale e soprattutto per il fatto che fosse ancora pomeriggio non poteva che essere scambiata per una prostituta di bassa lega. Aveva accettato di lasciarsi trasformare in quel modo ed io pure stavo accettando quella sarebbe stata la sua condizione nei prossimi giorni anche senza di me. Non parlavo e continuai a squadrarla. Avrei voluto prenderla per mano e fuggire ma la voglia di strapparla a quella sorte svanì quando avvicinandomi ancora di più a lei , vidi su un seno vidi in bella mostra un piccolo tatuaggio due manette, unite da da una catena, con all’interno due iniziali J e C.
    
    Il commesso mi riconobbe e colse la mia perplessità.
    
    “Avanti girati fatti vedere meglio da tuo marito come sei stata trasformata”
    
    Mia si girò lentamente lasciandomi ammirare la sua schiena completamente nuda con la scollatura che arrivava a scoprire l’incavo dei ...
    ... glutei evidenziando poco sopra il cinturino del reggicalze. Le gambe erano generosamente scoperte inguainate da calze nere velate e l’orlo della gonna arrivava a filo della balza della calza che restava comunque ben in vista. Le unghie delle mani laccate come quelle dei piedi che venivano accentuate tra le strisce di cuoio dei sandali, pure rossi e su un tacco a spillo vertiginoso di almeno tredici centimetri ed una cavigliera con delle scritte in strass chiaramente visibili a tutti “slut wife”.
    
    Mia era come impietrita silenziosa in quei pochi centimetri di stoffa. Ma il peggio lo colsi quando vidi sulla spalla destra un altro tatuaggio “Salope de Jamaal”. Un colpo al cuore immaginando che in bikini su una spiaggia qualunque entrambi i tatuaggi sarebbero stati ben in vista Sapeva di offrire uno spettacolo indecoroso, ma in fondo non aveva fatto nulla per evitarlo. Tutto era così palese, il suo stato, il nome del suo proprietario tutto dimostrava quello che era. Ormai pure io stavo accettando che la mia cara mogliettina sempre elegante e raffinata non viveva più solo una fantasia che avevo immaginato la prima sera, ma stava o era già diventata una prostituta interamente calata nel suo ruolo.
    
    Abbozzai una domanda “Ma come hai potuto permettere…” non finii la frase.
    
    “La tua donna ormai è diventata la schiava di Jamaal, a cui deve assoluta obbedienza - si intromise il commesso – e te ne accorgerai quando fra qualche giorno troverai le sue foto su siti porno dove sarà ben ...
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