Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (19) - Racconti Erotici

Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (19)

... busta e lessi di getto

“Adesso che la tua dolce mogliettina ha firmato volontariamente un contratto di schiavitù ed ora non si tratta più solo di un gioco perverso tra di noi è diventata EV625, la schiava di Jamaal chi l’avrebbe mai pensato? Non solo sarà la sua schiava ma anche una delle sue puttane ed imparerà a vivere con quelle ragazze che una signora così per bene non avrebbe mai frequentato, girerà nei suoi locali ad adescare clienti immersa nei suoi giri di prostituzione sarà l’attrazione di peep show arrivando a provare l’umiliazione di battere un marciapiede a Saint Denis o nelle banlieu più sordide o nelle strade di Marsiglia o in qualche bordello belga o ad Amsteram in vetrina.

Per lei così bella, con la sua classe, seducente invidiata da colleghi e desiderata dai suoi studenti, sarà l’inizio della sua nuova vita e tu ce l’hai spinta dentro senza immaginare come finisse

Io domani tornerò in Italia ma per completare la sua trasformazione alla fine della tua vacanza tu te ne dovrai tornare in Italia senza di lei.

Non so quando le permetterà di ritornare in Italia e quando lo farà io sarò il beneficiario di tutto quello che avrà imparato visto che Jamaal mi permetterà di usarla a mio piacimento e lei continuerà ad essere la sua schiava e la farà prostituire anche nella nostra città magari anche ai suoi stessi studenti o ai vostri conoscenti.

Sono certo che non farai niente per fermarla visto che hai iniziato spingendola ad esibirsi la vostra prima ...

... sera a Parigi in quel ristorante davanti ai miei occhi e l’hai affidata a Gaston lasciando che arrivassimo a venderla a Jamaal, quindi adesso esci e la vai a prendere prendere nel locale dove l’hai lasciata. Trovo perversamente eccitante sapere che tu la debba consegnare nelle mani di quello che sarà il suo magnaccia o come dicono qui maquereau o mac. Ti aspetta nel cinema porno vicino al locale dove la troverai. Le dirai di entrare sola nella sala dove proiettano il film “je suis une salope” tu la raggiungerai un’ora dopo e vedrai che dimenticherai ogni tua remora e avrai solo voglia di scoparla come una qualunque battona .”

Leggevo quelle righe di Cosimo senza neppure chiedermi quali conseguenze per la nostra vita al ritorno a casa. Cosimo la persona più viscida del nostro palazzo, la persona che Mia aveva sempre evitato, quando sarebbe tornata in Italia ne sarebbe diventata l’amante, la troia, il giocattolo sessuale senza che lei potesse o volesse ribellarsi soprattutto ora che l’aveva venduta, proprio così, venduta ad un losco individuo senza che lei si ribellasse. Mi aveva sconvolto averla vista accettare di abbandonarsi nelle mani di sconosciuti e ancora di più accettare quella sottomissione dimostrando anche piacere. La mia follia era quel restare li impassibile senza capire che tutto ci fosse sfuggito di mano. Eppure quel suo degradarsi oltre ogni limite, vederla godere di quelle incessanti umiliazioni accresceva la voglia di vedere quale sarebbe stato il prossimo ...