Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (19) - Racconti Erotici

Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (19)

... immaginato che l’opera di tatuaggi fosse completa anche con quella scritta così volgare ed esplicativa. Non mi pentii di quello che stavo facendo ormai non era più la mia donna, ma la donna di un mac, che l’avrebbe trasformata definitivamente nella sua puttana e una schiava completamente sottomessa. Vidi Mia indicare al cassiere il titolo del film che proiettavano nella sala dove avrebbe dovuto entrare. Si girò verso di me ma ero nascosto dietro una vetrata e non riuscì a scorgermi . Abbassò la testa e anziché dirigersi verso la sala girò dietro alla cassa e la vidi scomparire insieme al bigliettaio. .

MIA

Il cassiere mi squadrò da capo a piedi e mi chiese per quale film fossi lì.

Abbassai lo sguardo e chinai la testa ripetendogli il titolo.

Il cassiere mi sorrise.

“Si lo so, sei una puttana, la puttana di Jamaal.”

Mi girai verso Rodolfo sperando ancora di incontrare il suo sguardo, ma mio marito ormai era scomparso come gli era stato ordinato in precedenza.

Il cassiere lasciò la cassa e mi ordinò di seguirlo facendomi percorrere uno strano corridoio semibuio, una sorta di disimpegno che conduceva alle uscite di sicurezza e probabilmente all’entrata in sala.

Davanti ad una di queste e senza alcun scrupolo mi parlò imperativamente.

“Prima di entrare li dentro Jamaal vuole che tu ti tolga il tuo vestitino. Quando avrai finito potrai passare da me a riprendertelo, hai capito?”

Feci cenno col capo di aver capito e, senza replicare, eseguii gli ordini. Capii che di tutto quello che ci eravamo detti io e Rodolfo erano solo delle scuse per nascondere il suo desiderio di vedermi trasformata in una puttana e la mia eccitazione che io provavo nel sentirmi trattata come una schiava sessuale ormai spinta verso ogni degrado .