Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (19) - Racconti Erotici

Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (19)

... conservi gelosamente sul tuo PC? Non ti avevo mai chiesto quando né chi te le avesse fatte ma erano veramente indecenti, quindi ora ti lascerò nelle mani di Jamaal come tu hai chiesto sottoscrivendo il tuo contratto di sottomissione. Sarai la sua schiava o dovrei dire la sua puttana, perchè è quello che vuoi ed è quello che meriti.” Ormai la loro coppia esisteva in una comune ricerca del degrado e delle umilianti richieste che sarebbero state imposte a Mia.

MIA:

“Sei diventato cattivo – rispose con voce tremante – ti rendi conto della differenza tra quelle foto e quello che stiamo facendo? Nelle foto vedi solo le mie gambe, forse in qualche posa maliziosa, ma niente di più. Ora sono una puttana e anche tu hai voluto che lo diventassi. Ho davvero paura – continuò mentre Rodolfo la guardava compiaciuto e lei ferma sull’entrata dellocale – ti scongiuro, guarda come sono vestita, ho paura di quello che potrebbe chiedermi ancora, ho paura di essere trascinata per una strada senza ritorno alcuno, tu non c’eri quando sono restata chiusa in quella gabbia … non puoi essere così cinico. Se mi chiedi di continuare è perché anche tu sei soddisfatto di quello che mi hai visto fare e chissà cosa potrebbe chiedermi ancora. Vuoi veramente che diventi, una puttana?” Quel termine risuonava nelle parole dei due ma se l’idea di vendere il proprio corpo aveva un peso molto umiliante il pensiero si faceva sempre più strada in Mia come se consacrasse la sua femminilità.

RODOLFO:

“Mi ...

... hai dato l’impressione che sia proprio quello che desideri e se vuoi penso proprio che tu lo sia dentro. Mi sbaglio forse?” Pronunciò queste parole come se gettasse una maschera, confessando che ormai non ci fosse più alcun ritegno.

MIA:

“Ho paura che sia così. - Non riuscì ad evitare di controbattere con un tono più concitato lottando tra la sua voglia inconscia di sottomettersi alle richieste di Jamaal e la vergogna di confessarle al marito - anche se volevo giocare con te e diventare complici nella nostra vacanza trasgressiva come mi hai scritto prima di partire, ed invece eccomi qua: non sono più la donna che conoscevi, la moglie rispettabile, la professoressa integerrima, sono diventata la puttana di uno sconosciuto e tu non fai niente per vietarmelo. Se vuoi lo grido anche alla gente, lo grido a tutti, se vuoi mi offro anche ai barboni. Ti eccita tutto questo vero? Sei fiero di quello che ho fatto? Era dalla prima sera che mi volevi più disponibile ma non immaginavi che tua moglie potesse diventare una volgare prostituta?”

RODOLFO:

“Lo sei sempre stata dentro di te – le rispose risentito sentendosi accusato della piega che avevano preso i fatti ma si difese accusandola a sua volta - la verità fa male, ecco perché ti stai irritando. Per questo non mi opporrò a qualunque cosa Jamaal abbia in mente per te e la strada che dovrai fare sarà ancora lunga e non sarà un gioco visto che ti dovrò lasciare sola con lui nelle prossime settimane mentre io me ne tornerò in ...