Amanda e il suo padrone (7ª parte) - Racconti Erotici

Amanda e il suo padrone (7ª parte)

... "brava"

Intanto un paio di tipi che avevano assistito alla scena si avvicinarono a noi e mi sventolavano i cazzi in faccia. Anche loro volevano il servizietto che avevo appena fatto al tizio di prima.

"Dai" disse Giacomo "ancora questi due e ti prometto che poi andiamo via"

Ormai nel corso dei mesi grazie a Giacomo ero diventata una vera troia. Avevo sempre voglia di cazzi e adesso che ne avevo l'occasione non potevo non approfittarne e divertirmi anch'io. In quel momento divenni consapevole di ciò che veramente ero: una troia e una schiava, la schiava di Padrone Giacomo.

Non pensai più a nulla e mi avventai vogliosa su quei due grossi cazzi.

Succhiavo avidamente i due contemporaneamente e questa cosa fece eccitare nuovamente Giacomo tanto che si avvicinò anche lui e sorridendo mi guardò negli occhi e mi ficcò in bocca anche il suo cazzo. Anche lui era molto arrapato ma non gli bastava la mia bocca, voleva di nuovo il mio culo e intanto che spompinavo i due, lui si mise dietro di me e come un fantino si abbassò e mi inculò nuovamente. Il suo cazzo scivolò nel mio culo facilmente come se stesse penetrando un pezzo di burro quasi fuso.

Fu veramente bello. Mi inculò duramente ma sentii che lo fece con amore. Non so spiegarlo ma ebbi questa sensazione, mi sborrò nel culo e quando i due che stavo spompinando mi riempirono anche loro la faccia di sborra lui mi prese e mi portò via velocemente perché intorno a noi si era formata una piccola cerchia di altri maschi e lui capì che forse intendevano usarmi anche loro.