Amanda e il suo padrone (7ª parte) - Racconti Erotici

Amanda e il suo padrone (7ª parte)

... dolcemente. Intanto anche Jack si era alzato posizionandosi davanti a me, mi prese la testa e mi infilò il suo cazzo in bocca.

"Bravo Jack, affogala con il cazzo, vai affoga questa troia" disse Giacomo ovviamente in inglese per farsi capire da Jack.

Ero presa da due cazzi stupendi, quello di Jack non era molto lungo ma la sua circonferenza mi tappava letteralmente la bocca. Il porco aveva preso in parola Giacomo infatti gli piaceva molto stare fermo con il suo cazzo completamente dentro fino in gola per poi riprendere a scoparmi velocemente la bocca.

Intanto la mia fighetta era diventata larga e vogliosa e il cazzo di Giacomo scivolava dentro una meraviglia grazie anche ai liquidi che produceva per l'eccitazione. Era una vera goduria averlo dentro e sentire quel palo turgido che scivolava come un pistone di un motore a scoppio.

Era bellissimo tanto che volevo sentirlo ancora di più per cui accellerai il ritmo della cavalcata. Giacomo si accorse di ciò e con le mani sui miei fianchi mi tirava sempre con più forza verso il suo cazzo e, ad ogni discesa, lui da sotto sollevava di colpo il suo bacino e mi faceva entrare anche le palle. Che gran bastardo!

Dopo un po' però, nonostante la voglia di continuare, speravo si fermasse perché in quella posizione era difficile per me stare in equilibrio sui quei tacchi altissimi e quindi

avvertivo un forte dolore alle gambe.

Fu Jack inconsapevolmente che mi venne presto in aiuto e chiese a Giacomo un cambio di ...

... posizione perché voleva incularmi anche lui.

Giacomo lo accontentò subito quindi mi fece mettere a pecorina sul divanetto e lui in piedi davanti a me mi offri il suo cazzo in bocca.

Jack approfittò subito del mio culo e senza nemmeno rendermene conto mi penetrò in un solo colpo. Wowww.

Stupendo. Lo sentii ancora meglio perché aveva il cazzo più doppio di quello di Giacomo.

Mi prese con violenza, mi teneva cosi stretta ai fianchi che quasi mi faceva male, mi colpiva a ripetizione con colpi forti e decisi a una velocità impressionante e mentre lo faceva mi chiamava "troia, zoccola, succhiacazzi" e Giacomo non era da meno. Avevo due mani in testa che mi bloccavano qualsiasi movimento e stranamente il suo cazzo dolcemente mi scivolava in bocca fino alle tonsille. Non era da lui scoparmi con dolcezza quindi capii che stava osservando attentamente Jack che mi scopava, lo incitava a sfondarmi e si stava godendo la scena.

"Vai Jack, sfondala, più forte vai, vai, riempila di sborra questa troia" e Jack non se lo fece ripetere due volte perché aumentando la velocità dell'inculata sborrò copiosamente nella mia fighetta e Giacomo contemporaneamente mi sborrò in bocca facendomi ingoiare tutto.

Fu una gran bella scopata. Jack allora ordinò altri whisky e un pò stanco si rilassò sul divano a parlare con Giacomo.

Io invece dovevo riconpormi e quindi andai in bagno.

Benché impaurita, ero molto curiosa di vedere cosa accadeva nei vari punti del locale e quindi feci un giro più ...