1. Amanda e il suo padrone (7ª parte)


    Data: 20/12/2023, Categorie: Trans Autore: StellaTroia, Fonte: Annunci69

    Con il mio padrone ormai la relazione durava da più di un anno e mi usava spesso, almeno un paio di volte la settimana, soprattutto
    
    quando eravamo fuori per lavoro.
    
    Durante una delle solite trasferte ci ritrovammo nel sud dell'Inghilterra, per la prima volta da soli, io e lui.
    
    Uscivamo tutte le sere per locali e al rientro mi scopava e usava per ore. Dormivamo poco e durante il giorno sul lavoro la concentrazione era veramente difficile, eravamo parecchio stanchi e assonnati, ma a me la cosa non pesava per niente.
    
    Una sera Giacomo mi disse che saremmo andati in un locale molto particolare e si raccomandò con me di portare la borsa con gli indumenti femminili.
    
    Non sapevo dove saremmo andati, mi disse solo che era una sorpresa e che mi sarei divertita, ma dovevo fare tutto ciò che voleva senza obiettare.
    
    Dopo circa un'ora di auto arrivammo in una zona un po' isolata in aperta campagna.
    
    Vi era un grande fabbricato di mattoni e legno con un'insegna a neon di colore rosso che lampeggiava e indicava l'entrata di un Club.
    
    Era un posto molto frequentato considerato le auto in sosta nel parcheggio ma non riuscivo a capire che tipo di locale fosse.
    
    All'ingresso due gorilla di colore, molto alti e massicci, ci fecero entrare in una piccola saletta molto elegante, moquette, tappeti, luci soffuse e, dietro ad un banco, vi era un uomo in abiti eleganti che parlava un corretto inglese per cui riuscii a capire tutto.
    
    Il tizio ci disse che era un locale gay ...
    ... quindi frequentato da soli uomini gay/bsx e trav/trans.
    
    L'ingresso costava 20 sterline a testa e la chiusura era prevista alle 6 del mattino, poi ci diede un braccialetto per poter usufruire dei servizi all'interno e ci disse che tutto ciò che avremmo consumato sarebbe stato registrato nel chip e avremmo pagato all'uscita.
    
    L'ingresso però era consentito solo in intimo, quindi ci indicò un locale adibito allo scopo dove potevano spogliarci e riporre tutte le nostre cose negli armadietti che erano li a disposizione.
    
    "Ecco perché Giacomo mi ha detto di portare l'intimo femminile e tutto ciò che mi serviva per trasformarmi" pensai tra me e me.
    
    Giacomo pagò gli ingressi e il tizio chiamò un cameriere per farci accompagnare nella sala adibita a spogliatoio.
    
    Lo seguimmo e, nell'entrare nella saletta, incrociammo due uomini che si erano già cambiati, io quindi mi fermai per lasciarli passare e mi soffermai a lungo a guardarli.
    
    Uno era abbastanza snello, biondino, glabro e, dalle movenze, mi sembrava quasi una donna. Indossava una sorta di perizoma in pelle che lasciava completamente scoperto il culetto bello tondo e sodo e ai piedi portava degli stivaletti da donna neri con tacchi altissimi. L'altro invece era totalmente l'opposto, un bel ragazzo robusto e peloso con barba folta e modi da macho. Aveva degli anfibi e indossava solo un pantaloncino di pelle nera che metteva in risalto sopratutto il pacco. Infatti dietro era completamente chiuso e davanti invece aveva delle ...
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